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Brindisi, rubavano la sabbia dall'arenile di Torre Guaceto: denunciati

 
Redazione online

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Torre Guaceto

Torre Guaceto

Nei guai il titolare di una spiaggia privata e un suo complice

Giovedì 13 Giugno 2019, 09:46

09:50

BRINDISI - Furto di sabbia a Torre Guaceto: denunciate (in stato di libertà) due persone.
È quanto hanno accertato, grazie ad un mirato appostamento (deciso anche a seguito di circostanziate segnalazioni giunte al Comando), i militari della Guardia Costiera - Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Direzione Marittima di Bari - Sezione di Brindisi.

Nello specifico, i militari sono riusciti a cogliere in flagranza un soggetto che, tramite l’utilizzo di un mezzo meccanico dotato di pala, era intento ad asportare la sabbia dalla spiaggia libera allo scopo di posizionarla all’interno di un arenile in concessione.
«Ciò che, probabilmente, è sfuggito all’uomo - si evidenzia in una nota della Capitaneria di Porto di Brindisi - è che con il suo comportamento stava violando il divieto di alterazione dell’ambiente geofisico, compromettendo le caratteristiche dell’ambiente oggetto di tutela proprie delle finalità istitutive dell’area protetta. Il quantitativo di sabbia illegalmente asportata dal demanio marittimo, in area compresa nella Riserva naturale di Torre Guaceto (istituita con Decreto Interministeriale del 04/12/1991) risulta essere di circa 80 metri cubi.Il concessionario dello stabilimento balneare e l’autista del mezzo - prosegue il comunicato della Guardia Costiera - sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto pluriaggravato, mentre il mezzo meccanico è stato sequestrato quale corpo di reato. L’asportazione o furto di sabbia dall'arenile comporta l'applicazione dell'aggravante della cosa destinata alla pubblica utilità e dell'esposizione alla pubblica fede prevista dal Codice penale. Non occorre infatti che il proprietario o il possessore abbiano intenzione di esporre il bene alla pubblica fede. Essa sussiste poiché prelevando il materiale si lede, tramite il danno idrogeologico all'arenile, la pubblica utilità o fruibilità dei lidi».
Di tutta l’attività è stato prontamente informato il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, il dott. Raffaele Casto, che ha convalidato il sequestro.

«L’attività - fa sapere infine la Capitaneria - si inserisce nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro” disposta, anche per questa stagione estiva, dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto su tutto il territorio nazionale con lo scopo di assicurare la tutela dei bagnanti e diportisti e, più in generale, a garantire elevati standard di sicurezza nel settore turistico-balneare. In questa ottica, il personale della Guardia Costiera è impegnato, quale ulteriore obiettivo dell’operazione, nella costante vigilanza finalizzata a garantire la corretta fruizione delle spiagge libere e del demanio marittimo, mare incluso, proprio per scongiurare ogni forma di abusiva occupazione in danno della collettività».

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