BRINDISI - Quarantasette anni di mestiere: era un’altra epoca! Ci si sentirebbe rispondere così se si dicesse che qualcuno va in pensione avendo accumulato così tanti anni di esperienza svolgendo sempre lo stesso mestiere. In realtà in paese è un po’ difficile abituarsi a vedere le saracinesche abbassate da Antonio Donato. Questa “bottega”, nata quando il mestiere si identificava con la parola “barbiere”, ha cambiato varie sedi per poi diventare particolarmente gettonata nella sede recente – gli ultimi trentasette anni – a ridosso della piazza principale. Antonio Donato ha trascorso una vita tra forbici e specchi. Non solo. La famiglia ne ha risentito per anni perché Antonio Donato dedicava la maggior parte della giornata a lavorare, dividendosi tra lo studio e Il Centro Salentino Acconciatori, una prestigiosa scuola a Lecce dove insegnava ai più giovani. E oggi, dopo quarantasette anni di amato lavoro, è quasi impensabile non trovarlo disponibile, perché è così che accade quando un mestiere diventa così parte integrante della persona, tanto da renderla insostituibile. “E’ in effetti inconcepibile accogliere questa nuova fase della vita in cui non ci si abitua ad andare in pensione, ma non mancano le attestazioni di stima da parte di amici e conoscenti che mi vorrebbero nuovamente all’opera”.
Con queste parole tratteggia la sua condizione di pensionato. Antonio Donato di colpi di testa non ne ha avuti mai, ma ha sempre puntato a valorizzare i lineamenti del viso conformemente al taglio. Si chiude un capitolo insomma, ma la sua eredità più grande si rintraccia negli insegnamenti passati alla nuova generazione di barbieri da lui direttamente formati, tra cui Roberto Muscogiuri, Giovanni Piccione, Angelo Ciccarese e Gianni Carrino.