In Puglia e Basilicata
Il caso
21 Gennaio 2019
Redazione on line
Una macchia nera di circa 100 metri quadrati che galleggiava in mare, nel porto medio di Brindisi, nei pressi delle banchine portuali di costa Morena, è stata segnalata in mattinata ed è oggetto di verifiche da parte di Capitaneria di porto, Arpa e Vigili del fuoco. Non è al momento chiara l’origine della dispersione della sostanza su cui sono in corso analisi accurate, a seguito di campionamenti eseguiti in mare e sulle banchine dove quotidianamente vengono movimentate varie merci, tra cui il carbone che alimenta la centrale Enel di Cerano (ma Enel smentisce la presenza di navi carboniere).
A quanto risulta alla Capitaneria, pare si fossero concluse poco prima delle segnalazioni alcune operazioni di sbarco di carbone, mentre erano in contestuale corso di attività anche quelle di trasbordo di cenere e nocciolino, da parte di altre due navi mercantili. Dai primi accertamenti la sostanza galleggiante non sembrerebbe contenere idrocarburi, ad ogni modo sono state avviate le procedure di rimozione del presunto inquinante. Dell’episodio è stata data comunicazione alla Procura della Repubblica di Brindisi.
Enel Produzione, intanto, precisa che non vi erano navi carboniere ormeggiate nei pressi della banchina Enel (l'ultima nave era salpata nella mattina di domenica 20 gennaio), mentre, pur in presenza di una nave ceneriera in rada, l’ultima movimentazione di ceneri è avvenuta in data 18 gennaio. «Enel Produzione - viene specificato in una nota- ha fornito tutto il supporto alle Autorità competenti nel corso delle attività e rimane a disposizione della capitaneria di Porto».
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