VILLA CASTELLI - Pur di riuscire a convincere una donna, peraltro (felicemente) sposata, ad intrecciare una relazione con lui è arrivato persino a millantare di essere una persona così influente da poter corrompere i carabinieri.
Evidentemente non era vero, dato che proprio i militari dell’Arma lo hanno arrestato. L’altro ieri un 44enne di Villa Castelli, di cui gli investigatori non hanno reso note le generalità nell’unica ottica di tutelare la vittima delle persecuzioni, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, che è accusato di tentata estorsione, danneggiamento seguito da incendio e atti persecutori, è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi.
Uno stalker infaticabile. Dal 2016, quando si è follemente invaghito di quella donna, il 44enne ha iniziato a perseguitare l’oggetto dei suoi desideri.
“Nello specifico – si legge nel provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura del capoluogo –, il 44enne ha monitorato costantemente la presenza della donna all’interno della sua abitazione, nonché in più circostanze si è appostato nelle adiacenze del luogo di lavoro della stessa al fine di incontrarla, per poi successivamente seguirla con la propria autovettura. Numerosi sono stati i messaggi. Infatti, è stata acquisita una cartella contenente ben 169 messaggi inviati sul suo telefono da quello in uso all’uomo, senza contare le telefonate ricevute quotidianamente dalla vittima, nel corso delle quali lo stalker ha millantato di essere un uomo potente al punto da poter corrompere i carabinieri, nonché di essere in possesso di informazioni private relative alla donna, il tutto finalizzato ad incontrarla per avere con lei rapporti di natura sessuale. Nel corso della vicenda non sono mancate molestie e gravi minacce telefoniche, anche di morte. Tale stato di cose ha gettato la vittima in un grave e perdurante stato di ansia e prostrazione, per il fondato timore che il molestatore potesse attentare alla sua incolumità e a quella della sua famiglia”.
VILLA CASTELLI - Alla fine la vittima delle persecuzioni ha trovato il coraggio di denunciare quello che le stava succedendo ai carabinieri. Al maresciallo ha “confessato” che, nel mezzo di una crisi coniugale, aveva intrecciato un rapporto di “confidenza” con il 44enne, un “uomo pericoloso”.
“Sintomatico – hanno reso noto gli investigatori – al riguardo un episodio risalente al 2016: il 44enne, dopo varie insistenze, ha collocato sul davanzale della finestra dell’abitazione della donna due boccette di sedativi intimandole tramite sms di prenderle. In precedenza aveva insistito affinché somministrasse al marito alcune gocce di quel medicinale da mescolare agli alimenti caldi. Le gocce sarebbero servite a farlo dormire e consentire alla donna di uscire liberamente per incontrarsi. Il contenuto delle boccette è risultato possedere un intenso effetto soporifero”.
A tutto questo si sommano gli incendi – tre – delle auto usate dalla donna e dal marito per recarsi al lavoro, “eventi avvenuti nell’arco temporale degli ultimi cinque mesi”.
“La condotta stalkizzante – concludono i CC –era finalizzata al solo scopo di costringere la donna ad incontrarlo per fini sessuali”.
Mimmo Mongelli