Roma, 11 dic. (Adnkronos) - "La decisione della redazione de La Stampa di riunirsi in assemblea permanente, sospendendo sito e uscita in edicola, è un segnale d’allarme che non può essere ignorato. Le giornaliste e i giornalisti denunciano l’assenza di garanzie sul futuro della testata, sui livelli occupazionali e sulla solidità dell’eventuale acquirente. È una situazione grave, che riguarda direttamente il pluralismo dell’informazione nel nostro Paese". Così Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.
"Alle preoccupazioni della Stampa si aggiunge la posizione durissima della redazione di Repubblica: la quasi totalità dei giornalisti ha approvato una mozione che denuncia la svendita del gruppo GEDI e l’assenza di un progetto industriale chiaro, di impegni su occupazione e identità delle testate. Le indiscrezioni sulla possibile vendita di Repubblica a una cordata di imprenditori greci non fanno che aumentare ansia e incertezza".
"L’ipotesi di cessioni 'a spezzatino' a soggetti privi di esperienza editoriale, senza garanzie concrete, rischia di smantellare un patrimonio che dovrebbe essere rilanciato nella sua interezza. Chi vuole acquistare deve assumersi la responsabilità dell’intero gruppo, non solo degli asset più appetibili. La libertà di stampa non è negoziabile. Siamo al fianco delle redazioni, delle giornaliste e dei giornalisti e di tutte le lavoratrici e i lavoratori del gruppo Gedi. Chiediamo all’editore un confronto immediato, serio e trasparente. Chiediamo al governo di vigilare senza ambiguità affinché non venga meno ciò che è essenziale: la pluralità dell’informazione e la possibilità, per chi fa questo mestiere, di svolgerlo in autonomia e sicurezza".
















