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Denunciò i genitori che le avevano tolto il cellulare, archiviata l'inchiesta. Il gip: la 13enne non è credibile

 
Redazione cronaca

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Denunciò i genitori che gli hanno tolto il cellulare, archiviata l'inchiesta. Il gip: la 13enne non è credibile

L'inchiesta della Procura di Trani si chiude con un nulla di fatto. Ma la ragazzina è stata affidata ai servizi sociali

Martedì 22 Luglio 2025, 05:07

10:01

Il racconto non regge, la versione fornita agli inquirenti dall’adolescente è poco credibile. Con gli elementi raccolti, difficile potere giungere alla condanna del genitore. È per questo che il gip del Tribunale di Trani Marina Chiddo ha archiviato l’inchiesta partita a seguito della denuncia di una tredicenne che accusava suo padre di averle disattivato la linea internet al termine di un litigio per lo scarso rendimento scolastico della ragazzina.

La vicenda, che qualche tempo fa ebbe una grande risonanza, si chiude dunque con un nulla di fatto. La 13enne del Nord Barese - ricordiamo - non accettando la punizione del padre, chiamò il numero di emergenza per l’infanzia, il «114», per denunciare i presunti maltrattamenti da parte dei genitori. Immediato l’intervento dei Carabinieri, arrivati a casa della ragazza insieme al «118».

Agli operatori sanitari la presunta vittima ha mostrato dei lividi sulle braccia, che però potrebbero essere stati provocati da atti di autolesionismo. Durante la successiva visita in ospedale, infatti, sono affiorate delle problematiche emotive, che potrebbero aver indotto la ragazza ad ingigantire e drammatizzare il difficile rapporto con i genitori.

I militari avevano comunque informato la Procura di Trani, che aveva aperto un’inchiesta per maltrattamenti aggravati a carico dei genitori, nell’ambito della quale è stato effettuato un incidente probatorio. Formalmente indagati il padre per i maltrattamenti e la madre per non aver impedito quanto accaduto. Da allora (i fatti risalgono a gennaio) è partito l’iter previsto nei casi di presunta violenza sui minori, con l’intervento di forze dell’ordine, servizi sociali e del reparto di neuropsichiatria infantile della Asl della provincia Barletta-Andria-Trani.

Le indagini della Procura di Trani sono state coordinate dal pm Lucio Vaira, che però ha chiuso gli accertamenti con una richiesta di archiviazione non ravvisando elementi sufficienti per esercitare l’azione penale.

Gli specialisti chiamati ad analizzare la vicenda avrebbero riscontrato una forte dipendenza della ragazza dal cellulare, utilizzato per circa dieci ore al giorno. Sarebbe stato proprio questo comportamento a farle prendere brutti voti a scuola, motivo principale delle discussioni con i genitori. Da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, sembrerebbe emerso anche un clima familiare complicato. Ma il racconto della ragazzina, in contraddittorio con le parti, non ha convinto gli inquirenti al punto che il gip ha archiviato l’inchiesta.

Nessun abuso nel negare l’uso di internet soprattutto a fronte di quella che sembrava una dipendenza e di cattivi voti. E se in casa è volato qualche ceffone, non può rientrare nella casistica dei maltrattamenti. Intanto, però, si è aperto parallelamente un procedimento al Tribunale dei minorenni ha fatto sì che l’adolescente venisse affidata ai servizi sociali del paese di residenza. 

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