BARLETTA - «Siamo vicini a chi denuncia, a Barletta c’è un velo di omertà che va squarciato». Le parole utilizzate dai referenti del presidio Libera della città della Disfida sono dirette a tutta la comunità barlettana.
Martedì scorso la polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha messo le manette a due uomini di Barletta ritenuti responsabili di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’inchiesta, avviata grazie alla denuncia di alcuni coraggiosi ambulanti, si è concentrata su quanto avvenuto durante le feste patronali del 2024 a Gioia del Colle e Barletta: l’attività ha trovato riscontro tra intercettazioni, immagini di videosorveglianza e appostamenti.
Gli arrestati – un 45enne e un 35enne, entrambi barlettani – sono ritenuti contigui a un noto clan criminale della città e, secondo gli investigatori, avrebbero approfittato della cornice popolare degli eventi religiosi per imporre forniture forzate di bevande agli ambulanti impegnati nelle proprie attività nell’ambito della festa patronale della Madonna dello Sterpeto del luglio 2024. Le pressioni, che avrebbero anche portato alcuni venditori a rinunciare alla propria attività, sarebbero state esercitate, oltre che con telefonate minacciose, anche con la presenza di uomini nei pressi degli Uffici comunali deputati alle Attività Produttive.
Oggi, ad appena due settimane dal ritorno della festa patronale, che si terrà tra il 12 e il 14 luglio, Libera ha voluto esprimere solidarietà a chi ha denunciato, sollevando allo stesso tempo la propria preoccupazione per il clima che si respira in città.
«Questi imprenditori - hanno sottolineato i referenti di Libera - non si sono chiusi nel loro silenzio: hanno reagito sporgendo denuncia e squarciando così il velo di omertà che a Barletta sembra regnare. La denuncia ha permesso alle autorità competenti di svolgere indagini e di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti barlettani indagati su cui vige la presunzione di innocenza. Nel mentre esprimiamo gratitudine e piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro pieno sostegno ai commercianti che non hanno abbassato la testa e che hanno reagito».
Con l’approssimarsi della festa patronale 2025, i rappresentanti barlettani dell’associazione antimafia hanno rivolto un appello a tutti gli ambulanti, esortati ad essere «vigili e consapevoli». «Invitiamo - hanno aggiunto da Libera - chiunque abbia ricevuto pressioni, minacce o richieste estorsive a non avere paura: denunciamo qualsiasi tipo di azioni violente, intimidatorie, volte a limitare le nostre attività e la nostra libertà».
Una esortazione non solo indirizzata agli operatori. «Il nostro appello - hanno sottolineato da Libera - è ai cittadini, ai commercianti così come alla politica. Dobbiamo reagire, tutti, e avere il coraggio di denunciare e non girare la testa dall’altra parte. Serve una presa di posizione chiara, forte, anche dalla politica e dall’amministrazione, per non far sentire sole le vittime e per dire con chiarezza da che parte stare. Non abbandoniamo chi denuncia e non abbandoniamoci a un senso di rassegnazione e solitudine che renderebbe più forti le mafie». «Solo attraverso il noi, assumendosi ciascuno la propria parte di responsabilità - hanno chiosato i referenti dell’associazione antimafia - possiamo cambiare le sorti della nostra città e costruire una comunità, che rifiuti la violenza, le minacce, la corruzione, la sopraffazione e sia orientata al bene comune».