BARLETTA - «Questa chiusura, così fatta, è pericolosa, ma anche poco attraente». Non usa mezzi termini il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle per definire la situazione di corso Vittorio Emanuele II.
Un anno fa, erano i primi di marzo del 2024, il sindaco Cannito firmò la prima ordinanza di chiusura al traffico del corso nel fine settimana e nei festivi. Ne nacque un braccio di ferro tra commercianti e amministrazione culminato con l’ultima sentenza del Consiglio di Stato che, il 19 dicembre scorso, diede ragione al primo cittadino ratificando la validità del provvedimento. In questo contesto è arrivata l’analisi dei pentastellati. «Ultimamente - ha affermato il responsabile territoriale Luca Savella - abbiamo preso atto, poichè affermato in consiglio comunale dall’ex assessore alle Attività produttive Giuseppe Dileo, che al momento non esiste un elaborato tecnico di pedonalizzazione del corso, per il quale servirebbe individuare idonei finanziamenti».
Partendo da questo dato e ricordando che «in principio era stato fatto circolare sui social un render che illustrava come sarebbe diventato il corso pedonalizzato nelle intenzioni dell’amministrazione», i pentastellati hanno evidenziato come sembri «palese che sia voluto influire sulle aspettative dei cittadini». «Quando si parla di pedonalizzazione di una strada o di realizzazione di un’isola pedonale -ha aggiunto Savella - si fa immaginare ai cittadini che si sta attrezzando un’oasi paradisiaca, scevra dallo smog prodotto dagli autoveicoli e al sicuro da pericoli vari. In realtà a queste locuzioni verbali dovrebbero corrispondere le strade realmente chiuse al traffico H24 e per 365 giorni all’anno».
Per arrivare a questo risultato, per il Movimento 5 Stelle, servirebbe «realizzare parcheggi nelle zone adiacenti, parcheggi di scambio nelle zone periferiche, attivare navette per collegamenti veloci con il centro, valorizzare la strada con idoneo arredo urbano, installare segnaletica adeguata e comunicare con gli avventori». Alla luce di queste mancanze, ma anche di «un aumento del traffico e dello smog nelle strade adiacenti» e di una zona pedonale caratterizzata dalla presenza di «furgoni per il carico e scarico», oltre che di «monopattini e bici elettriche che scorrazzano indisturbate creando insicurezza per chi dovesse pensare di trovarsi in una vera isola pedonale», il M5s ha definito il provvedimento «pericoloso e poco attraente per il suo reale scopo».
L’auspicio è quello che ci sia a breve «una modifica sostanziale dell’ordinanza di chiusura» per arrivare a scelte fatte «con la collaborazione e la condivisione delle associazioni di categoria, di tutte le forze politiche e del consiglio comunale».