BARLETTA - «Noi il bilancio non lo votiamo». A poco più di due settimane dalla scadenza prevista dal testo unico degli enti locali per l’approvazione del bilancio di previsione 2025, fissata per il 28 febbraio, una nuova tegola si abbatte sulla maggioranza di centrodestra.
Ad esprimere il proprio dissenso sul provvedimento economico-finanziario approvato giorni fa dalla giunta sono i consiglieri comunali di Forza Italia Antonio Comitangelo, Giovanni Ceto, Michele Maffione, Raffaella Piccolo e Patrizia Mele e quelli di Barletta al Centro Flavio Basile, Gennaro Calabrese e Michele Trimigno. Proprio la posizione di questi ultimi due, Calabrese e Trimigno, metterebbe a serio rischio i numeri della maggioranza. Entrambi, infatti, erano stati, almeno fino alla scorsa seduta del consiglio comunale, tra i 17 a sostegno del sindaco Cannito.
Entrando nel merito della vicenda, i consiglieri hanno espresso il proprio disappunto per i metodi utilizzati nel redigere quello che, a tutti gli effetti, è il provvedimento più importante che l’amministrazione è chiamata ogni anno a varare.
«Noi consiglieri comunali di Forza Italia e Barletta al Centro - hanno riportato gli 8 in una nota - non possiamo continuare a votare atti che vengono predisposti nelle stanze di palazzo di città e portati alla nostra attenzione, senza possibilità di intervento, per prenderne solo atto e alzare la mano in consiglio comunale». I consiglieri hanno evidenziato come il bilancio sia stato «costruito dagli assessori e da loro votato in giunta» e alla luce di questo hanno manifestato la volontà di informare la cittadinanza che «noi non abbiamo assessori che hanno rappresentato le nostre idee e ne tanto meno siamo stati preventivamente coinvolti ad offrire il nostro contributo».
Proseguendo nell’analisi, gli 8 consiglieri hanno poi espresso un giudizio non positivo sul provvedimento approvato dalla giunta. «Questo bilancio - hanno affermato forzisti e centristi - lo abbiamo letto solo dopo che è stato approvato e registriamo, a malincuore, solo elementi negativi: aumenti delle tariffe, aumenti dei diritti per avviare nuove attività, soliti fondi sulle strade (poi mai spesi o mai entrati perché il settore edilizia è bloccato dall’incapacità politica di chi lo dovrebbe gestire), soliti lavori pubblici che mai si realizzano, nessuna attività concreta a favore dell’ambiente, aumento spaventoso dei costi di energia elettrica e riscaldamento».
Proprio in virtù di questo, gli 8 consiglieri hanno sottolineato come «in questo scenario, non crediamo sia opportuno continuare ad essere spettatori della deriva e dell’assenza di programmazione del futuro di Barletta».
Tutto questo, dunque, alla base della contrarietà di Forza Italia e Barletta al centro al bilancio. «Dichiariamo pubblicamente che, salvo un cambiamento drastico prima di portare in consiglio comunale il bilancio e dei passivi attori politici che l’hanno partorito, noi quest’anno non voteremo la manovra finanziaria». Infine, un attacco diretto al resto della maggioranza «non accetteremo ricatti o subiremo menzogne sul vittimismo, perché la morale non ce la faremo fare da cortigiani “aggorgiati” a palazzo di città. Per noi esiste solo Barletta e non poltrone su cui adagiarsi e sopravvivere».
La palla passa ora al sindaco Cannito.