ANDRIA - Si rafforza l’asse Puglia-Giappone con il “Paese del Sol Levante” giunto ad Andria per conoscere da vicino tutti gli aspetti dell’agricoltura locale ed il rapporto tra il territorio ed i suoi prodotti tipici. È il viaggio intrapreso da una delegazione di funzionari agricoli giapponesi, della Prefettura di Saga, accolta ieri mattina nella Sala Giunta di Palazzo di Città. Un’iniziativa che in realtà prosegue nella direzione già tracciata un anno fa, con la visita di una delegazione di sindaci provenienti della stessa zona del Giappone. «Evidentemente abbiamo suscitato un interesse tale per cui questa provincia del Giappone vuole ulteriormente approfondire le tematiche e l’aspetto agricolo - ha detto Cesare Troia, assessore alle Radici di Andria -. Sono molto contento e onorato che siano ritornati perché evidentemente visitare la città di Andria che è la piana più olivetata d’Italia dove si produce un olio di eccellenza, non voglio ripetere i soliti numeri, ha creato evidentemente interesse e noi siamo pronti a fornire tutte le informazioni necessarie. Chiaramente per noi risulta essere importante soprattutto l’aspetto economico, quindi le relazioni che si possono sviluppare con questa provincia del Giappone in termini di export e anche in termini evidentemente di investimenti che loro volessero fare sul nostro territorio».
Un gemellaggio, quello tra Andria e Giappone, già cominciato nove anni fa su impulso dello chef stellato Pietro Zito, e che si consolida con la nuova visita della delegazione di Saga, curiosa di guardare più da vicino le realtà agricole di questo territorio. «La nostra delegazione ha visitato altre città europee in Olanda, in Inghilterra, e poi abbiamo saputo che in questo territorio funziona molto bene la masseria didattica, l’agriturismo - ha aggiunto Sumie Kuwahara, della Fondazione Sviluppo dei Comuni Prefettura di Saga -. Per questo vogliamo imparare molto dalla vostra realtà e abbiamo iniziato le visite nel 2015. Successivamente organizzeremo una serata dal titolo “Saga Night”, con il ristorante del chef Pietro Zito, per presentare i nostri prodotti tipici». Un incontro tra due culture dal quale potrebbero nascere importanti opportunità economiche. «Noi tutti gli anni torniamo qui per studiare la vostra regione - ha aggiunto infine Sumie Kuwahara -. La Fondazione Saga è composta da 20 comuni, ciascuna di loro guarda e visita la vostra regione prendono spunti per studiare e sviluppare questo legame con lo scopo di arrivare, alla fine, a questi benefici economici».