Domenica 07 Settembre 2025 | 11:16

Decoro e bellezza del centro storico, a Barletta monta la polemica: «Eliminare cavi volanti e vecchi tubi»

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Decoro e bellezza del centro storico, a Barletta monta la polemica: «Eliminare cavi volanti e vecchi tubi»

Basta fare un giro nei pressi della Cattedrale o in via Nazareth per «ammirare» mucchi di cavi che deturpano i luoghi. Eppure le nuove tecnologie, in realtà da tempo, prevedono il loro interramento

Giovedì 03 Ottobre 2024, 12:53

12:54

BARLETTA - Il decoro urbano è un elemento che qualifica la bellezza e la fruibilità anche in un’ottica turistica. Il proliferare di cavi elettrici volanti da un palazzo all’altro nel centro storico è poco decoroso e ancor meno attrattivo. Ma non solo anche la presenza di tubature in ferro o plastica presenti sulle facciate, nei pressi dei monumenti, al pari di motori esterni dei condizionatori ubicati senza un minimo di eleganza conferiscono un ulteriore problema di eleganza ai luoghi.

Basta fare un giro, osservando attentamente quello che è presente nei pressi della Cattedrale o nella centralissima via Nazareth, per «ammirare» mucchi di cavi che deturpano la bellezza dei luoghi. Eppure le nuove tecnologie, in realtà da tempo, prevedono l’interramento dei cavi.

A chiedere che vi sia da parte della Amministrazione comunale una «ripresa in carico del problema» in una lettera aperta alla «Gazzetta» il dottor Luigi Damato, già dirigente d’azienda, cultore del patrimonio storico e artistico della città, che in passato aveva sollevato la problematica coinvolgendo l’amministrazione comunale.

«Il concetto di cura della nostra città di Barletta, dei monumenti storici, dei palazzi antichi, delle strade penso che debba essere sottoposta a profonda revisione», afferma Damato anche in considerazione della circostanza che il centro storico è preso d’assalto da ristrutturazioni e dehors.

Nello specifico Damato bolla come «situazioni gravissime» quelle dei cavi elettrici dei servizi di illuminazione, telefonia ed altro esistenti nel centro storico che di fatto non vengono, purtroppo, «considerati un problema né estetico né ambientale perché col passare del tempo e con la mancanza di qualunque forma di attenzione sono diventati parte integrante degli stessi edifici».

Insomma il concetto di cura dei luoghi e di riqualificazione sembra essere dimenticato da chi, nelle linee guida della propria azione amministrativa, ha il dovere di occuparsene. Del resto, sottolinea Damato, la città esiste per la cura che dedica ai beni che possiede e questa responsabilità legata alla stortura della incredibile presenza di cavi volanti ricade «sulle varie amministrazioni che nel corso degli anni hanno trascurato il problema». Siamo difronte ad una «emergenza estetica e ambientale» già denunciata in passato

«Qualche anno addietro ebbi un incontro con il sindaco Cannito - conclude Damato -. Ricordo che fu interessato alla problematica e insieme e con un folto seguito di tecnici e amministratori delle imprese coinvolte effettuammo una perlustrazione dei luoghi, dei palazzi e delle strade interessate al problema. Tutti convennero che si poteva e doveva trovare una soluzione. Non mi sembra che la situazione sia migliorata. Anzi per alcun aspetti mi sembra che sia peggiorata».

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