BARLETTA - Stamattina la commissione interna nominata dalla Asl Bat affronterà il caso del bambino nato morto all’ospedale di Barletta, dove l’8 una donna in gravidanza si è presentata in ostetricia dal medico che la seguiva con forti dolori. Il ginecologo l’avrebbe rimandata a casa, consigliandole di assumere olio di ricino per agevolare il travaglio. Il giorno dopo la donna è tornata in ospedale, dove è emerso che non c’era più battito e che il feto aveva due giri di cordone ombelicale intorno al collo.
L’episodio (finito nel mirino della Procura di Trani, che ha aperto un fascicolo a seguito della denuncia della famiglia) riporta in primo piano il tema della sicurezza dei punti nascita. Un tema che è ostaggio della politica...
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