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Andria soffoca nello smog, è la cittadina più inquinata di Puglia

 
Aldo Losito

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Aldo Losito

Andria soffoca nello smog, è la cittadina più inquinata di Puglia

Contestati i dati dell’Arpa: centralina da spostare, servono altri rilevatori

Venerdì 09 Febbraio 2024, 15:23

ANDRIA  - L’aria di Andria è la più inquinata in Puglia. A dirlo è il report annuale «Mal’aria di città» pubblicato da Legambiente. I dati sono relativi all’anno 2023 e toccano tutti i capoluoghi di provincia, per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5), mentre non sono pervenuti quelli relativi al biossido di azoto (NO2).

Il triste primato di Andria parla di una media annua di 27 (ug/mc) per il PM10 e 13 (ug/mc) per il PM2,5. In pratica, si tratta dei numeri più alti anche rispetto a Taranto (la più industrializzata di Puglia) che invece presenta 21 di PM10 e 12 di PM2,5.

«I dati evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente – è scritto nel report di Legambiente - principalmente attribuibile alle condizioni meteorologiche “favorevoli” che hanno caratterizzato il 2023, anziché a un effettivo successo delle azioni politiche intraprese per affrontare l’emergenza smog».

Effettivamente, anche ad Andria c’è stato un miglioramento, visto che la media del 2022 parlava di 34 per il PM10 e 16 per il PM2,5. Ma evidentemente non basta, perché la città federiciana resta la maglia nera pugliese.

Un dato sconfortante che richiede, secondo l’assessore alla Qualità della vita, Savino Losappio, un’analisi oggettiva e immediata. «Trattasi di dati rilevati dall’unica centralina Arpa situata in via Vaccina, a ridosso dell’area di cantiere di Ferrotramviaria per l’interramento della linea ferroviaria – dice l’assessore -. E’ indubbio che i dati sono migliorati rispetto all’anno precedente e, quindi, le misure adottate da Ferrotramviaria hanno dato risultati confortanti. Tuttavia appare necessario sottolineare una volta di più che i dati rilevati dalla centralina in questione sono inficiati dalla posizione della stessa. Più volte si è chiesto ad Arpa di posizionare l’apparecchiatura in altro luogo ma ciò non è stato possibile, essendo la stessa inserita in una rete nazionale.

Per questo, nel corso dello scorso anno il Comune di Andria ha chiesto ad Arpa Puglia il posizionamento di una centralina mobile in grado di fornire dati più aderenti alla realtà, ma ad oggi l’ente non ha ancora riscontrato la richiesta. Nel frattempo, grazie alla collaborazione del Forum “Ricorda e Rispetta” sono state installate 5 centraline in vari punti della città che monitorano quotidianamente la situazione dell’inquinamento atmosferico. Dai primi dati in nostro possesso non risulterebbero dati allarmanti ed in ogni caso siamo in attesa di ricevere il report relativo all’ultimo trimestre del 2023 per confrontare i rilievi emersi con i dati della centralina Arpa».

È innegabile, tuttavia, che la qualità dell’aria in città sia da attenzionare con immediatezza. «L’inquinamento è determinato in gran parte dall’enorme carico di traffico veicolare causato da un uso eccessivo e spesso superfluo dei veicoli a motore termico – prosegue l’assessore Losappio -. E ancora, un altro dato è preoccupante: circa il 20% dei mezzi che circolano in città sono euro 0 ed euro 1, quindi altamente inquinanti. Una prima misura da adottare sarà proprio quella di limitare la loro circolazione. E’ nostro intendimento, a questo punto, convocare subito un tavolo di confronto con l’Arpa Puglia ed è auspicabile che allo stesso vi partecipi anche Legambiente Puglia, al fine di chiarire i risultati emersi dal report e dare rassicurazione alla città».

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