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Eredità contesa a Barletta, medici e notai finiscono nei guai

 
Linda Cappello

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Linda Cappello

Eredità contesa a Barletta, medici e notai finiscono nei guai

Chiesto il rinvio a giudizio per cinque professionisti: rispondono a vario titolo di circonvenzione d’incapace e falso

Sabato 09 Dicembre 2023, 13:02

BARLETTA - In cinque fra medici e notai rischiano di finire a processo nell’ambito di un’inchiesta per circonvenzione d’incapace ai danni di una possidente ormai deceduta.

Il pubblico ministero della procura di Trani, Isabella Scamarcio ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio, sulla quale il gup Ivan Barlafante dovrà pronunciarsi all’udienza fissata il prossimo 21 dicembre.

Fulcro dell’inchiesta la cospicua eredità di Giuseppina De Noia, anziana possidente di Terlizzi deceduta nel settembre 2020.

A finire nei guai tre medici della Asl e di due notai con studio a Barletta: le accuse contestate sono quelle di circonvenzione d’incapace, con l’aggravante di aver causato un danno patrimoniale di rilevate gravità, e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici.

I medici, stando alle contestazioni, avrebbero certificato che l’83enne fosse perfettamente lucida e capace di intendere e di volere, mentre in realtà sarebbe stata affetta da un «disturbo neuro – cognitivo maggiore (demenza) ad espressività moderato grave», così come stabilito da una consulenza tecnica d’ufficio espletata per conto della procura dal professor Roberto Catanesi, docente di psicopatologia forense presso l’università di Bari. I notai, per quanto attiene la loro posizione, non avrebbero sufficientemente indagato sulla volontà dell’anziana e sulla sua capacità intellettive.

La signora Di Noia, nubile e senza figli, molto conosciuta a Terlizzi, aveva ereditato un’enorme fortuna dai fratelli. I bene informati sostengono che il valore dei suoi beni sarebbe di diversi milioni di euro. Negli atti si fa riferimento ad un patrimonio «di straordinaria e significativa entità».

Un patrimonio sul quale, però, la magistratura ha apposti i sigilli dal 2021, proprio in attesa di chiarire la vicenda.

Secondo la procura, artefici del raggiro sarebbero un avvocato, un commercialista ( entrambi di Barletta) e due oss di Terlizzi, attualmente a processo innanzi al giudice monocratico di Trani Sara Pedone.

In un testamento olografo, un testamento olografo, scritto dalla defunta il 5 febbraio 2020, vengono nominati eredi universali l’avvocato barlettano e le due oss.

Secondo quanto emerso, gli imputati si sarebbero difesi sostenendo che le reali intenzioni della Di Noia fossero quelle di lasciare loro tutti i suoi bene. I familiari dell’ anziana si sono costituiti parte civile.

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