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Barletta, incursione con danneggiamenti al plesso scolastico «Dimiccoli»

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Barletta,  incursione con danneggiamenti al plesso scolastico «Dimiccoli»

Ad essere visitate dai vandali sono state le sezioni dell’infanzia e le classi di scuola primaria del comprensivo «Modugno - Moro», diretto dalla dirigente scolastica Lucia Riefolo, che ha sporto denuncia. Stesso episodio solo la scorsa settimana

Mercoledì 30 Novembre 2022, 14:15

BARLETTA - La scuola come «bancomat a porte aperte» dei vandali e dei ladri. Luoghi dove è molto facile accedervi e compiere gesti inqualificabili che si ripercuotono negativamente su tutta la collettività. E non solo in termini finanziari. Una situazione che, ancora una volta, dimostra quanto e come la città di Barletta sia in balìa di delinquenti sempre più scatenati. Ad ogni ora del giorno e della notte.

L’ennesimo episodio che raccontiamo è quello relativo all’incursione - molto probabilmente notturna - avvenuta l’altro ieri all’interno del plesso «Dimiccoli» - in via Mura del Carmine - dove coabitano classi dei comprensivi «Modugno - Moro» e «Musti - Dimiccoli».

Le sezioni dell’infanzia e le classi di scuola primaria del comprensivo «Modugno - Moro», diretto dalla dirigente scolastica Lucia Riefolo - sono visitate dai «soliti ignoti» che oltre a rubare materiale di cancelleria e giochi per bambini, scardinare porte e armadi hanno messo a soqquadro gli ambienti con maniere più che inquietanti.

Una situazione che ha costretto la Riefolo a rimandare a casa, nella giornata di ieri, circa cento piccoli alunni a causa dell’impossibilità di poter rimanere in quegli ambienti violati da barbari senza scrupoli. A testimonianza che il fenomeno delle incursioni nelle scuole sia un vero e proprio sport cittadino giova ricordare che proprio nel plesso di via Mura del Carmine «solo» la settimana scorsa vi era stata una similare visita.

La Riefolo ha sporto denuncia e chiede al Comune «un sistema di videosorveglianza e l’apposizione di grate alle finestre che impediscano l’intrusione di delinquenti nelle nostre aule». Anche i genitori sono particolarmente preoccupati: «Non è possibile che i nostri piccoli figli debbano essere oggetto di queste azioni in quella che è la loro seconda casa ovvero la scuola», fa sapere una mamma.

Intanto oggi tutti rientrano a scuola. È d’obbligo una domanda: come intendono le autorità civili e militari preposte all’organizzazione degli ambienti scolastici e al controllo contrastare questi fenomeni?

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