I militari della Compagnia Carabinieri di Andria hanno donato un assegno di denaro ricavato dalla vendita di oggetti in oro provento di furti e mai riconosciuti dagli aventi diritto. Si tratta di una attività di polizia giudiziaria svolta nel 2019 allorquando i militari di Andria intercettarono una banda di etnia rom provenienti dalla campania dediti ai furti in abitazione che, partendo dalla provincia di Napoli nel periodo estivo, si era dapprima soffermata nelle zone limitrofe al Castel del Monte, per spostarsi poi fino a Taranto, svaligiando numerosi appartamenti. Di lì partirono le indagini che consentirono di disarticolare in poche settimane la banda, localizzandola in una base operativa vicino Martinafranca, documentando le loro scorribande anche in quella provincia, ed infine intervenendo con blitz notturno, anche con l’ausilio dei Cacciatori del Gargano e di un elicottero del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari, che portò all’arresto in flagranza di tre persone ed alla identificazione dell’interno sodalizio criminale composto da ben 11 persone per le quali si è in attesa delle rispettive misure cautelari. Ebbene in quell’occasione i Carabinieri di Andria sequestrarono un cospicuo bottino ritrovato anche con l’ausilio di un metal detector, fatto di denaro contante, gioielli, orologi ed oro, parte del quale fu immediatamente restituito ai proprietari grazie ad una analisi certosina delle denunce di furto subite nei mesi estivi in tutta la puglia.
Parte della refurtiva invece non fu mai riconosciuta né ricondotta ai legittimi proprietari e, dopo un iter speciale (perché mai attuato) durato quasi 3 anni, i militari di Andria hanno dapprima chiesto ed ottenuto le autorizzazioni, poi venduto l’oro ed infine donato il ricavato ad una associazione onlus scegliendo «Gocce nell'oceano», la Onlus costituita a Corato nel giugno 2009 da famiglie di bambini con disabilità, da esperti nel settore e da professionisti che tuttora assicurano la loro attività di volontariato a favore dell’associazione.