TRANI - Un nuovo piano urbanistico esecutivo, detto Villa Fanelli, prenderà forma grazie ad una delibera di giunta, appena approvata dall’esecutivo. Il consiglio comunale avrebbe potuto trattare la materia e dire la sua ma anche questa volta, nel momento in cui il presidente dell’assemblea Giacomo Marinaro aveva comunicato a tutti i consiglieri il deposito della proposta di deliberazione per la giunta comunale, assegnando loro un termine di 15 giorni entro i quali fare pervenire richiesta di trattazione da parte del consiglio comunale, soltanto Vito Branà, del Movimento 5 stelle, chiedeva che la proposta di adozione venisse discussa in consiglio e sottoposta alla Commissione urbanistica.
Troppo poco dal momento in cui, perché ciò avvenisse, era necessaria la maggioranza più uno dei consiglieri comunali assegnati e dunque almeno 17.
Così, non essendo intervenuta altra comunicazione, sono venuti a mancare gli elementi per esercitare il potere del consiglio comunale ed il provvedimento è rimasto di competenza della giunta.
Lo stesso era accaduto alcuni anni fa con il Piano urbanistico esecutivo Orizzonte su via Malcangi. Qui, invece siamo sulla strada vicinale San Martino, nell’omonima contrada, e la proposta edificatoria sorge intorno ad un’antica residenza - la già citata Villa Fanelli -, che resterà in piedi e, essendo oggetto di vincolo, vedrà le nuove villette previste sorgere a distanza di legge dalla stessa. Il progetto porta la firma dell’ingegnere Ottavio Ruggieri e degli architetti Vincenzo Laforgia e Francesca Dinuzzi.
L’area di progetto è tipizzata nel Piano urbanistico generale come «Area destinata alla tutela e valorizzazione del contesto storico-architettonico» con indice di fabbricabilità massimo di 2 metri cubi per metro quadrato. Di conseguenza, la tipologia edilizia prevista consiste in case unifamiliari, o «villini», poiché il Pug consente, sull’area di progetto, una edificazione a bassa densità, essendo presenti in questa zona delle ville inserite in un apposito «atlante», di cui il Pug ha previsto che la tutela e valorizzazione siano assicurate in sede di Pue.
Fra queste c’è su porzione del suolo interessato dal presente progetto ricade una Villa Fanelli, «di cui il Pue prevede la tutela e valorizzazione - chiariscono i progettisti - nonostante il Tar Puglia, pronunciandosi sul ricorso proposto dalle proprietarie con sentenza del 22 dicembre 2010, abbia ritenuto illegittimo il vincolo architettonico imposto dal Pug sulla villa».
Nel 2020 i progettisti facevano pervenire al Comune la richiesta di non assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica del piano presentato: la Regione inizialmente eccepiva, evidenziando soprattutto che l’area del piano oggetto di intervento risulta rientrare tra le zone ad elevata sensibilità ambientale e, in particolare, tra quelle definite «a contaminazione salina», con la conseguenza che la volumetria del progetto superava i limiti previsti.
Agli uffici regionali, inoltre non risultava se la villa fosse o meno sottoposta a vincolo previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio.
A quel punto i progettisti hanno trasmesso un ulteriore aggiornamento del piano, mentre nel frattempo veniva avviata la consultazione degli enti competenti ed anche della Commissione locale per il paesaggio.
Il 9 dicembre 2021 tale organismo esprimeva parere favorevole e, nel verbale, dava atto del fatto che «sagoma e ubicazione delle ville non impattano sul bene da tutelare denominato Villa Fanelli, in quanto i nuovi volumi da edificare sono disposti in modo ordinato, distinto è sufficientemente distanziato dal bene oggetto di tutela».
Assolti tutti gli altri adempimenti in materia di Valutazione ambientale strategica, il dirigente dell’Area lavori pubblici della Regione Puglia escludeva il progetto dalla assoggettabilità alla procedura Vas.
Dopo il passaggio a vuoto per la trattazione dell’argomento in consiglio comunale, è stata così la giunta ad adottare il provvedimento insieme con tutti gli allegati, fra relazioni e tavole.
Adesso il piano urbanistico esecutivo, prima dell’approvazione definitiva, dovrà rispondere alle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico territoriale regionale.
Il progetto del piano e la tipologia di edificazione del nuovo intervento sono stati sviluppati secondo i seguenti criteri: «Mantenere la coerenza con l’edificato circostante; rispettare le caratteristiche e i valori ambientali che costituiscono la caratteristica peculiare del luogo; tutelare e valorizzare Villa Fanelli; utilizzare fonti rinnovabili e tecnologie per un intervento che si adegui ai principi della sostenibilità ambientale».
La tipologia di edilizia residenziale che si intende realizzare riguarda edifici di due piani fuori terra (8 ville bifamiliari e 4 a schiera).