BARLETTA - Entro la prima decade di luglio sarà operativa la Questura della provincia Bat, Barletta-Andria-Trani, che avrà sede ad Andria. Lo ha annunciato il sottosegretario al ministero dell’Interno Ivan Scalfarotto oggi pomeriggio a Barletta, dove ha partecipato alla inaugurazione del nuovo comando di polizia locale e presieduto la sottoscrizione dei patti per la sicurezza dei comuni di Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia. Scalfarotto ha spiegato che non è possibile al momento avere una data precisa per via della previsione che vi parteciperanno alte autorità dello Stato. Il prefetto Maurizio Valiante ha ricordato come gli ultimi fatti delittuosi avvenuti in quel territorio, su tutti l’omicidio di un 26enne a Margherita di Savoia a fine aprile, abbiano avuto una risposta e una presenza imponente delle forze polizia, tanto da arrivare subito a individuare e arrestare il presunto responsabile. "Avevamo preso un impegno con la cittadinanza - ha aggiunto Valiante - e oggi abbiamo sottoscritto il patto per la sicurezza urbana, che attesta una attenzione specifica e dimostra la presenza dello Stato».

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LE PAROLE DI SCALFAROTTO - «Adesso che abbiamo costruito il consenso fuori dal Senato, è il tempo di costruire con la fatica della politica, il consenso dentro il Senato e Italia Viva c'è stata sempre e ci sarà e il dibattito che si vede alla luce del sole in Italia Viva, in altri partiti avviene ugualmente ma non in modo così pubblico». Lo ha detto Ivan Scalfarotto, esponente di Italia Viva e sottosegretario al ministero dell’Interno a Barletta, parlando dei rapporti con gli altri colleghi all’interno del partito in merito alla prosecuzione dell’iter di approvazione del disegno di legge Zan.
«Noi di Italia Viva - ha aggiunto - com'è noto tendiamo a esporre il petto al fuoco nemico con grande entusiasmo, qualche volta secondo me ce lo potremmo anche evitare ma, insomma, forse siamo fatti così». Scalfarotto ha ricordato che Italia viva è una delle forze proponenti del disegno di legge Zan, che nasce dall’abbinamento di quattro disegni di legge, uno dei quali lo vede quale primo firmatario; che Italia Viva ha votato la legge alla Camera dei deputati e che i voti di Italia Viva non sono mai mancati, facendo riferimento a quanto sia stato "determinante il voto del senatore Cucca per l’incardinamento della legge in commissione giustizia».
«Pur comprendendo la buona fede del senatore Faraone, sta cercando di allargare il consenso per proteggere la legge, penso che sia mal riposta e io non sono d’accordo con il suo approccio, perché secondo me la destra non vuole nessuna legge, non c'è nessuna mediazione che la destra accetterà, credo che il centro destra voglia semplicemente allungare il brodo, cioè qualsiasi cosa che allunga i tempi va bene». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto, esponente di Italia Viva, arrivato nel pomeriggio a Barletta per l'inaugurazione del nuovo comando di polizia locale e la sottoscrizione dei patti per la sicurezza di alcuni comuni della Sesta provincia pugliese, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto delle divisioni e divergenze di visioni all’interno di Italia Viva in merito al Ddl Zan. «La mia opinione - ha aggiunto Scalfarotto - è che si debba andare in aula con la legge così com'è, con la maggioranza che l'ha sostenuta, sapendo che ci sono insidie, trabocchetti, voti segreti, emendamenti, ma quello che si deve fare è tornare alla politica, cioè andare dai senatori dubbiosi e perplessi, uno a uno, e cercare di convincerli della bontà delle nostre opinioni, delle buone ragioni che ci sono per una legge che, dicono i sondaggi, è voluta dalla maggior parte degli italiani e dalla maggior parte degli elettori di destra».