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LA PROTESTA
Michele Piazzolla
31 Maggio 2020
via Ludovico Ariosto senza il mercato del sabato
BARLETTA - Anche ieri non si è svolto il mercato settimanale a Borgovilla a causa dell’astensione degli ambulanti del settore non alimentare. Nessuna bancarella su largo Ariosto e vie adiacenti, mentre su via Rossini e via Bellini si è svolto il mercato del settore alimentare. Come l’altro sabato, anche ieri un gruppo di operatori si è radunato su Largo Ariosto per spiegare i motivi della protesta. Gli ambulanti non condividono l’apertura a settimane alterne e la ridefinizione dei posteggi, ritenuta a garanzia e rispetto delle misure anti Covid-19 e, di conseguenza, hanno ribadito la richiesta di riaprire contestualmente in condizioni normali e di sicurezza. A dire dei commercianti, la decisione di non aprire le bancarelle ieri è stata assunta per solidarietà verso gli operatori che la scorsa settimana non hanno aperto. Inoltre hanno aggiunto e sottolineato che la non apertura è motivata dal fatto che l’Amministrazione comunale ha inteso sdoppiare il mercato settimanale, rendendolo quindicinale. Per loro, una circostanza inaccettabile.
CASAMBULANTI - L’organizzazione sindacale di categoria è intervenuta con un comunicato di Savino Montaruli. Che attacca: «A Barletta non passa la scelta polisindacale di dividere la frequenza settimanale del mercato del sabato. Non passa la scelta sostenuta in modo autoreferenziale anche da Confcommercio e da Confesercenti, dalla quale i concessionari di posteggio nel mercato del sabato hanno preso apertamente le distanze, non condividendola. Una scelta che ha innescato un conflitto sociale che solo grazie all’intervento sindacale delle primarie associazioni di categoria Casambulanti, Unibat, Ana, Cna, Batcommercio2010 ha evitato ulteriori conseguenze. Una battaglia sindacale pulita, ordinata, onesta e combattuta con orgoglio sul campo».
Montaruli si dice «orgoglioso della riuscita di un’iniziativa di altissimo valore sindacale, storica. A Barletta gli ambulanti hanno dimostrato maturità, senso di appartenenza e soprattutto capacità di difendere fino in fondo il proprio diritto al lavoro, senza limitazioni rigettando violazioni di legge e soprusi. Non passa dunque quella decisione autocratica e dispotica di un’amministrazione comunale che deve ammettere di aver sbagliato ad operare senza il minimo coinvolgimento della categoria e delle loro associazioni di rappresentanza vera, reale e non fittizia». «Oggi – sostiene Montaruli – è tempo di guardare avanti quindi il sindaco abbandoni pregiudizi e condizionamenti, ci convochi sin dal 3 giugno ed insieme riorganizziamo la ripartenza globale del mercato del sabato a Barletta. Qui non ha vinto nessuno. Ha prevalso solo la consapevolezza che non è più tempo di chiudersi in stanze blindate avvalendosi di silenti compiacenze».
«Questo - conclude Montaruli - è il tempo della collaborazione, del confronto sereno ma costruttivo, competente e incondizionato. Noi ci siamo sempre stati, sul campo a combattere e sempre mettendoci la faccia. Se anche gli invisibili vogliano prendere atto di quanto accaduto allora si facciano avanti. Sanno dove trovarci. Attendiamo la convocazione del sindaco».
ASSOIMPRESE - Sulla vicenda è intervenuto anche Franco Filannino di Assoimprese con un messaggio inviato a Montaruli: «Caro Savino, a titolo personale e di Assoimporese Barletta, ti esprimo apprezzamento e solidarietà per gli impegni che stai manifestando, unitamente alle categorie degli operatori penalizzati e soggiogati da logiche incomprensibili. Un plauso agli stessi operatori che con il loro gesto odierno hanno voluto confermare che con la solidarietà e l’unità si ottengono i migliori risultati».
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