«L'estate volge al termine ma la voglia dei barlettani di socialità prescinde dalle stagioni. Uno dei posti di maggiore ritrovo continua ad essere la villa del castello, intitolata ai fratelli Cervi (chissà quanti barlettani conoscono la loro storia...)». Scrive così il lettore Michele Languino, che aggiunge: «Secondo disposizioni di cartellonistica alle 23 la villa dovrebbe chiudere. ma in realtà con il castello Cinema che finisce dopo tale orario, a cancelli chiusi lato cattedrale, abbiamo assistito a scene di "salto dell'ostacolo" (la foto rende meglio la situazione. Passeggini, carrozzelle, signore con i tacchi... tutti a scavalcare la ringhiera per uscire dalla villa».
E poi: «In realtà , a dispetto degli orari imposti, moltissimi giovani si trattengono abitualmente sino a notte, senza nessun tipo di deterrenza, controllo o vigilanza. Una sorta di terra di nessuno, una zona franca per qualsiasi tipo di comportamento....». Conclusione: «Mi chiedo se l'amministrazione ne sia a conoscenza e perché non abbia sino ad oggi provveduto, in alcun modo. Dobbiamo aspettare l'incidente o un episodio non desiderato per andare a cercare i responsabili o chi dovrebbe vigilare? A questo punto, perché non lasciare la villa aperta al pubblico anche di notte? Una provocazione, certo, ma l'ipocrisia del pubblico non è proprio tollerabile. Il messaggio di norme senza controlli e sanzioni non è certo educativo per il cittadino, ed in particolare per le nuove generazioni».