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Per lo sviluppo sostenibile dell'area Bat, accordo Confindustria-sindacati

 
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Per lo sviluppo sostenibile dell'area Bat, accordo Confindustria-sindacati

Il protocollo - è stato evidenziato nel corso dell’incontro - non è solo una dichiarazione di intenti, ma prevede un programma di azioni strategiche, nell’ambito dell’Agenda urbana europea

Lunedì 21 Maggio 2018, 14:57

BARLETTA - Costituire un modello di governance per lo sviluppo sostenibile e la crescita occupazionale nei comuni della provincia di Barletta - Andria - Trani e promuovere progetti coinvolgendo enti locali, prefettura, regione, provincia e le imprese. E’ questo l'obiettivo del «Patto integrato per lo sviluppo sostenibile e la crescita occupazionale del territorio della provincia Bat», sottoscritto oggi dal presidente di Confindustria di questo territorio, Sergio Fontana, e dai rappresentanti di Cgil, Giuseppe De Leonardis, Cisl, Giuseppe Boccuzzi e Uil, Vincenzo Posa.

Il protocollo - è stato evidenziato nel corso dell’incontro - non è solo una dichiarazione di intenti, ma prevede un programma di azioni strategiche, nell’ambito dell’Agenda urbana europea, una sorta di linee guida, e le risorse per metterle in campo, fra cui il Por Puglia 2014 - 2020 e i finanziamenti per le Zone economiche speciali, Zes, che interessano anche il Polo portuale di Barletta con il suo sistema logistico retro-portuale. «Chi tutela le imprese e chi tutela i lavoratori si mettono insieme e uniscono le forze e puntano a obiettivi comuni - spiega il responsabile di Confindustria Bat, Sergio Fontana - perché i fondi che ci sono vengano utilizzati e non vadano persi». «Dobbiamo creare i presupposti per uno sviluppo sostenibile - aggiunge Fontana - che rispetti l’ambiente e la sicurezza dei lavoratori».

«Vogliamo creare una piattaforma che parli a tutti i soggetti coinvolti - spiega De Leonardis della Cgil - perché solo il 20% delle risorse europee sono state utilizzate e poi il fatto è che siamo in presenza di lavoro povero e di una forte disoccupazione, per cui il tema della qualità del lavoro diventa fondamentale». «Abbiamo un bisogno assoluto - aggiunge Posa della Uil - incontrare i comuni e con loro adeguare il patto alle esigenze specifiche del singolo territorio comunale». «Diventa importante - conclude Boccuzzi della Cisl - avere individuato in questo patto non principi di enunciazioni ma linee strategici per spingere le amministrazioni comunali a una programmazione seria e concreta».

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