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Bernalda si sgretola e rischia l’isolamento

Bernalda si sgretola e rischia l’isolamento

 
Bernalda si sgretola e rischia l’isolamento

Sabato 12 Ottobre 2013, 10:40

03 Febbraio 2016, 03:44

di ANGELO MORIZZI 

BERNALDA - È tornato a piovere nel Metapontino. E con la pioggia anche la paura. A quattro giorni dalla bomba d’acqua, che ha messo in ginocchio un’intera area geografica, provocando quattro vittime, la conta dei danni sul territorio di Bernalda e Metaponto ha i crismi di un bollettino di guerra. Il dipartimento comunale sicurezza e ambiente segnala situazioni di pericolo immediato o futuro. Il Commissario prefettizio Linda Camerini ha disposto sette ordinanze di sgombero, specie in zona Madonna degli Angeli, franata in più punti. Tre le famiglie interessate. Il responsabile municipale Pio Acito lancia l’allarme: «Le pendici dell’abi - tato stanno scivolando progressivamente a valle - dice - attraverso il fenomeno dello «sfettamento».

Bernalda è situata sul pianoro di una collina di sabbia, con sedimento geologico recente. La frana si sta avvicinando al centro abitato, già soggetto, negli anni scorsi, a episodi di smottamento. Le piogge degli ultimi giorni ne hanno accelerato lo slittamento. Su Metaponto - prosegue Acito - più che gli argini dei fiumi destano preoccupazione i canali di bonifica, tracimati in più punti, con allagamento delle frazioni rurali di Spineto e Serramarina. Grave la situazione a Fosso Avinella, un fosso canalizzato, dove le sponde di cemento, cadute all’esterno, hanno formato piccole dighe a valle, mettendo in serio pericolo arterie nazionali come ss 407 Basentana e Ferrovia dello Stato. Urgono interventi di ripristino». A Spineto un «pozzettone» del Consorzio di Bonifica, che porta acqua da irrigazione fino a Scanzano è stato sventrato. L’erogazione idrica è stata sospesa, ma il contenitore raccoglie acqua piovana ed è potenzialmente rischioso.

Tra Bernalda e Metaponto almeno 200 famiglie sono bisognose di supporto per la bonifica. Al collasso lo smaltimento di fango e rifiuti speciali. La viabilità è disastrata. Stimati 8 milioni di euro, 5 sarebbero già disponibili; 800 mila euro, invece. gli interventi sulla Basentana secondo l’Anas. Inagibile il sottopasso ferroviario che collega Bernalda a Marconia. Frane e smottamenti anche in via De Filippo, oltre che su viale Zaccagnini, dove è crollato un ponte, Madonna degli Angeli e Spineto, isolata da giorni.
«Desta apprensione la provinciale di accesso a Bernalda, franata in alcuni punti. Consentito il senso unico alternato, ma in condizioni di assoluta insicurezza - ammette Acito, preoccupato «perchè siamo solo agli inizi della stagione invernale e i lavori di riadattamento richiedono, comunque, dei mesi». Ieri a Serramarina incontro del comitato «Terre joniche».

Il 13 ottobre gli assessori regionali Nicola Benedetto e Luca Braia, ne promuoveranno un altro, alle 19.30, nella delegazione di Marconia. Vertice in Prefettura coi sindaci, che hanno reclamato interventi rapidissimi. Il prefetto Luigi Pizzi farà da intermediario con il Governo centrale. Coopagri Basilicata insiste sulla proclamazione dello stato di calamità, denunciando «la mancata prevenzione e lo sperpero di denaro pubblico». Il Commissario prefettizio di Bernalda Linda Camerini chiederà lo stato di calamità, «per un dissesto idrogeologico occulto, emerso in tutta la sua gravità».

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