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Potenza, indagini sulle assunzioni in Acquedotto Lucano

Potenza, indagini sulle assunzioni in Acquedotto Lucano

 
Potenza, indagini sulle assunzioni in Acquedotto Lucano

Giovedì 19 Settembre 2013, 10:24

03 Febbraio 2016, 03:37

POTENZA - Assunzioni pilotate. Tra il 2008 e il 2011 sarebbero entrati in Acquedotto lucano «a chiamata diretta» undici persone segnalate da politici di rilievo regionale di centrodestra e centrosinistra. Ieri mattina due avvisi a comparire per rendere interrogatorio sono stati notificati a due indagati: Gerardo Marotta, direttore dell’ente, e Pasquale Ronga, direttore del personale. Sono accusati di concorso in abuso d’ufficio continuato.

Secondo la Procura di Potenza - l’inchiesta era stata avviata dal pm Salvatore Colella, poi trasferito a Matera, e ora è stata ereditata da Francesco Basentini - undici dipendenti sarebbero stati assunti da Acquedotto lucano senza concorso pubblico. Dal 2008, ritengono gli investigatori (le indagini sono state delegate alla Squadra mobile di Potenza) una legge imporrebbe alle società «in house» di pubblicare un bando per reclutare personale. Così come avviene per la pubblica amministrazione. Gli investigatori della Squadra mobile hanno sentito una ottantina di testimoni nel corso delle indagini (cominciate nel 2011, quando a capo dell’ente c’era ancora Egidio Mitidieri, deceduto nel mese di dicembre di quell’anno). Tutto è partito con alcune denunce - anonime - che descrivevano le «relazioni» in base alle quali sarebbe stato possibile ottenere una «segnalazione» per un posto di lavoro. Gli undici dipendenti non sono indagati. Ma i due dirigenti, che verranno sentiti la prossima settimana alla presenza dei loro avvocati, dovranno spiegare con quali criteri è stato reclutato il personale da assumere.

Negli scritti anonimi, per ogni assunzione sospetta, viene indicato un politico di riferimento. Un ex sindaco di Potenza, consiglieri regionali di centrosinistra, deputati di centrodestra.

Con una nota, ieri pomeriggio, Acquedotto lucano ha precisato che «i consigli di Amministrazione in carica fino al 2008 hanno operato nel rispetto della normativa vigente anche per le assunzioni a chiamata diretta. Dopo l’entrata in vigore della legge 133/2008 (articolo 18) in materia di reclutamento del personale da parte delle società pubbliche, nessuna assunzione a chiamata diretta è stata disposta da Acquedotto lucano. Il consiglio di amministrazione in carica, pur essendo estraneo ai fatti contestati, continuerà ad offrire piena collaborazione alle autorità inquirenti a tutela dell’immagine dell’azienda e del personale tutto». Saranno i due dirigenti dell’ente però che dovranno chiarirlo ufficialmente davanti al magistrato.
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