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Da Matera air-bag  per salvare le navi

Da Matera air-bag  per salvare le navi

 
Da Matera air-bag  per salvare le navi

Domenica 28 Ottobre 2012, 10:13

03 Febbraio 2016, 01:50

di FRANCO TORITTO

MATERA - Un brevetto salva Schettino. Pasquale Lorusso, 50 anni, industriale di origini altamurane con azienda a Matera e vice presidente di Confindustria Basilicata, è l’inventore di palloni gonfiabili che impedirebbero l’affondamento delle navi. Nella manovra dell’«inchino» all’isola del Giglio questa specie di «airbag» avrebbe evitato la morte di tanti passeggeri della nave da crociera Concordia. «Tutto è nato il 14 gennaio scorso, cioè il giorno dopo la strage», dice Lorusso, presidente della Bawer, azienda presente sul mercato dal 2002 e che nasce per la costruzione di accessori per il settore automotive. «I nostri tecnici, in primis l’ing. Agostino Sardone, che con me ha ideato il brevetto – riprende Lorusso, che da un decennio è pure sponsor, azionista di riferimento e massimo dirigente dell’Olimpia Basket ,squadra della Dna – hanno pensato di creare un ulteriore dispositivo di emergenza per le navi. Detto e fatto: il 3 febbraio depositammo il brevetto a Bari».

La novità è stata presentata ieri a Capri nel corso del convegno nazionale di Confindustria Giovani. In che modo funzionano gli «airbag» della Bawer? «Nel momento in cui una nave dovesse subire uno squarcio o inflitrazioni d’acqua, il comandante della nave attraverso un sistema di controllo computerizzato rileva lo stato lungitudinale-trasversale della nave in modo tale da attivare il sistema di sicurezza grazie all’apertura di botole laterali. Tutto ciò consentirebbe l’espulsione di palloni finchè il grande natante si rimette in asse in modo trasversale alla linea di galleggiamento». L’intero impianto, è gestibile sempre dalla cabina di comando. «Può essere controllato via satellite dalle vicine Capitanerie di porto – aggiunge l’industriale – dove si attiva un’unità di crisi che permetterebbe di gestire l’emergenza. Perciò, all’isola del Giglio, probabilmente non si sarebbe verificata la tragedia. La Concordia sarebbe rimasta sulla linea di galleggiamento». E adesso che succede? «Cantieri navali e armatori stanno valutando il nostro brevetto, come pure progettisti, enti certificatori e compagnie di assicurazione». Gli airbag sono il frutto di un’operazione di diversificazione della produzione che dall’entrata della crisi ha spinto la Bawer a lanciarsi anche nel campo medicale, nell’home designer e nell’arredo.
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