Non solo crisi idrica. In Basilicata l’acqua finisce al centro dell’attenzione anche per le tariffe idriche, in questo caso tra le più basse rispetto alla media nazionale. Almeno questo è quello che è emerso nel corso della presentazione del Libro bianco “Valore Acqua per l’Italia 2025” e di “Blue Book 2025- I dati del servizio idrico integrato”. Ad evidenziarlo l’amministratore unico di Acquedotto Lucano, Alfonso Andretta, che mette in luce come la Basilicata si confermi “una delle regioni più virtuose d’Italia in termini di tariffe idriche, con una spesa per le famiglie che è mediamente inferiore sia alle tariffe applicate a livello nazionale sia a quelle riferite alle regioni del Sud e delle isole”. Numeri alla mano, infatti, la spesa media delle famiglie lucane è inferiore ai 384 euro annui.
“I dati del Blue Book evidenziano, ad esempio, una spesa media nazionale di 412 euro annui per una famiglia di tre persone con un consumo di 160 metri cubi – spiega l’amministratore unico Andretta – Ed in Basilicata, la spesa si attesta a circa 384 euro, un valore significativamente più basso rispetto alla media italiana soprattutto grazie al bonus idrico, voluto dalla Regione e riservato alle famiglie con Isee inferiore a 30mila euro, la cui applicazione porta la tariffa a 255 euro.” Insomma, una buona notizia frutto di diversi fattori. Come sottolinea ancora l’amministratore unico dell’ente ribadendo che “il contenimento della tariffa, nonostante le difficoltà connesse con la gestione del servizio idrico integrato in una regione con poche utenze, reti estese e spese energetiche elevate, è frutto dell’impegno economico-finanziario della Regione e dei progetti di riduzione dei costi energetici portati avanti da Al sulla base di un importante accordo a livello regionale”. Aggiungendo, poi: “I numeri parlano chiaro: la Basilicata anche a livello tariffario propone un modello di gestione attento alle necessità delle fasce di popolazione più vulnerabili.
Continueremo a lavorare con trasparenza e responsabilità, tenendo conto della necessità di attribuire il giusto valore alla risorsa idrica anche sensibilizzando la popolazione al corretto utilizzo dell’acqua. Questo approccio è basilare per affrontare le grandi sfide del futuro che il Libro Bianco 2025 ha evidenziato con chiarezza.” Ma se le tariffe sono un aspetto, un altro aspetto altrettanto importante sono gli investimenti nel settore idrico. “Gli investimenti sono fondamentali per modernizzare le infrastrutture e ridurre le perdite della rete. In Basilicata, stiamo lavorando per migliorare l’efficienza del servizio, puntando su innovazione e digitalizzazione – continua ancora Andretta - Tuttavia, è essenziale che questi sforzi siano sostenuti da adeguati finanziamenti pubblici, soprattutto per affrontare le sfide future legate all’obsolescenza delle infrastrutture, che in Italia hanno un’età media di 58 anni.” Un problema quello della “vecchiaia” degli impianti molto sentito nel territorio lucano e su cui si sta lavorando.