Domenica 07 Settembre 2025 | 00:23

Basilicata, Chiorazzo candidato di centrosinistra in alto mare

 
Ansa (Mario Restaino)

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Ansa (Mario Restaino)

Basilicata, Chiorazzo candidato di centrosinistra in alto mare

Da mesi è spinto sulla scena da «Basilicata casa comune» che lo vuole alla guida del centrosinistra e, dopo il 22 aprile, sulla poltrona di presidente della Regione

Giovedì 07 Marzo 2024, 20:03

20:04

POTENZA - Angelo Chiorazzo non molla, da mesi spinto sulla scena da «Basilicata casa comune» che lo vuole alla guida del centrosinistra e, dopo il 22 aprile, sulla poltrona di presidente della Regione.
Ma è proprio il «fortino» di Chiorazzo che sta trasformando in un problema per il centrosinistra. Pd e M5s a Roma sarebbero pronti a chiudere l’accordo addirittura prima che si aprano le urne in Abruzzo, ma gli ostacoli da superare non sono pochi e nessuno nel campo largo scommette al momento sull'esito positivo della vicenda. Chiorazzo non è voluto dai 5 stelle e dal Nazareno non si disdegnerebbe un’altra soluzione per tenere insieme l’alleanza. Tanto da far ipotizzare un passo indietro, una ritirata verso un posto in giunta «o altri strapuntini» per consentire un accordo netto tra i due principali partiti del centrosinistra. Ma è stato lo stesso fondatore della cooperativa Auxiliium, a smentire «categoricamente» tale ipotesi suggerita - rimarca - «probabilmente da qualche mano interessata». Una puntata polemica non da poco, a ben vedere.

Al momento, in una situazione che sembra essere in stand by, anche tenendo conto che in Abruzzo il campo largo sta giocando un’altra delicata partita, girano nomi e un «borsino» da aggiornare di giorno in giorno: Rocco Paternò (presidente dell’Ordine dei medici di Potenza) anche se starebbe perdendo forza, Lorenzo Bochicchio (manager della sanità).Dalla Basilicata si guarda quindi a Roma, dalla Capitale potrebbe arrivare il nome di una personalità, magari nota in Basilicata e in grado davvero di raccogliere il consenso di tutti. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha fotografato la situazione in questi teermini: «Non ho detto che Chiorazzo non sia il candidato adatto. Ho detto che serve qualcuno che aggreghi il massimo di forze politiche possibili». Tutti hanno capito che Chiorazzo non basta per tenere unito il centrosinistra, ma il diretto interessato non vuole cedere. Alle parole di Bonaccini ("E' evidente che per contrastare la destra servirebbe mettere insieme tutti coloro che vogliono essere alternativa alla destra") ha fatto eco Roberto Morassut, componente della direzione nazionale del Pd e della presidenza del gruppo del a Montecitorio: ci vorrebbe, per rispettare «il metodo Abruzzo», «una scelta civica di grande profilo scientifico, di grande autorevolezza internazionale e che conosca in primo luogo la drammatica emergenza sanitaria», senza «il timbro di nessun partito ma che al tempo stesso sia gradita a tutti. Questa figura c'è. Non ci vuole fantasia», ha concluso Morassut.

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