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Consegnata Laurea honoris causa a Liliana Segre da Unibas: «Sento di non essere vissuta invano»

 
Redazione online

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Consegnata Laurea honoris causa a Liliana Segre da Unibas: «Sento di non essere vissuta invano»

La cerimonia si è svolta a Potenza, la senatrice a vita era in collegamento

Lunedì 27 Novembre 2023, 12:25

POTENZA - «Sento di non essere vissuta invano»: lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel momento della consegna stamani, a Milano, della laurea magistrale honoris causa in Storia e Civiltà Europee, che le è stata consegnata dal rettore dell’Università della Basilicata, Ignazio Marcello Mancini, e dal direttore del dipartimento di storia, Francesco Panarelli.

 La commissione di laurea era riunita a Potenza, nella sede istituzionale dell’ateneo lucano, mentre Segre era in videocollegamento. «Per essersi coerentemente mostrata portatrice di un grande ideale educativo che si appella alla nostra parte migliore, quella della solidarietà, della giustizia, della pace e della libertà": è questa la motivazione per la quale, il 12 febbraio del 2020, è cominciato il percorso per l’attribuzione del titolo onorifico da parte dell’ateneo lucano.

«Il mio pensiero più sentito va ai ragazzi dell’Università della Basilicata - ha detto la senatrice nella sua lectio magistralis - quelli che da sempre io chiamo i miei nipoti ideali e ai quali è stato dedicato il mio trentennale impegno testimoniale che è un impegno per la memoria dell’orrore della shoah, ma anche per una formazione sempre più centrata sui diritti e i doveri splendidamente sanciti dalla nostra Costituzione». «Questa laurea - ha aggiunto - è molto in sintonia con il senso stesso della mia battaglia per il reciproco riconoscimento e rispetto. La nostra Europa è stata tanto la culla della civiltà quanto l’incubatrice dei peggiori orrori del '900, dei totalitarismi, delle guerre mondiali e della shoah. La formazione, la scuola, l’università sono fondamentali - ha concluso e solo se avremo una gioventù diversa, una società diversa, un’opinione pubblica colta, informata, critica, potremmo sperare in un futuro di pace e convivenza, e collaborazione».

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