Tirano i «grandi attrattori» del Pollino. Molto bene il ponte tibetano a Castelsaraceno, il paese dei due parchi (Pollino e Val d'Agri – Lagonegrese). Il ponte, che è il più lungo del mondo, fa registrare oltre 2.000 presenze nella settimana dal 13 al 21 agosto. Saranno oltre 5.000 i biglietti staccati in tutto il mese di agosto per percorrere la passerella lunga oltre mezzo chilometro a 80 metri di altezza. Ad oggi, il flusso giornaliero è di 200 appassionati, tra cui anche molte famiglie e comitive. «Da quando abbiamo aperto, due anni fa, ad oggi è stato un successo con oltre 35 mila presenze. Tutte le strutture sono piene», evidenzia compiaciuto il sindaco Rocco Rosano. L'80 per cento dei turisti sono italiani, la maggior parte pugliesi, mentre il restante venti per cento sono stranieri, provenienti soprattutto da Germania, Svezia, Lituania e Stati Uniti, con qualche arrivo anche dalla Cina. Pure i lucani, anno dopo anno, confermano la preferenza per il loro territorio con comitive provenienti soprattutto da Matera e Maratea.
Dopo tre anni riprende anche il «volo dell'aquila» a San Costantino Albanese. La struttura, dal primo agosto, ha già fatto volare quasi 500 persone, provenienti per lo più dalla vicina Puglia. «Un maxi attrattore inclusivo», lo definisce il sindaco Renato Iannibelli. La struttura, infatti, è accessibile anche alle persone con disabilità o difficoltà motorie grazie ad un montascale. Apprezzata anche la ruota panoramica a San Severino. «Attira turisti di ogni età, conquistati anche dal paniere di prodotti tipici», dice il sindaco Franco Fiore.
Ma qual è il punto di vista degli albergatori? Non c'è il sold out nella settimana di ferragosto. Lo dice Giuseppe Orofino titolare a San Severino dell'hotel Paradiso, uno degli alberghi più importanti del Parco del Pollino. «Si nota un calo delle prenotazioni - dice Orofino che è anche vice presidente di Federalberghi Basilicata -. Questo calo si traduce, ovviamente, in una flessione delle presenze che si attesta fra il 40 e il 45 per cento nelle strutture turistiche». Si registra ancora disponibilità di camere negli alberghi più grandi. «La colpa – sottolinea Orofino – non è dei nostri prezzi che sono invariati da tre anni, ma del carovita e della mancanza di un ricco calendario di eventi. Un ulteriore intoppo – continua Orofino - è dovuto alle strade rotte e dissestate. E pensare che prima della pandemia, per ferragosto, era già tutto pieno un mese prima». Per Giuseppe Vitale, invece, le cose vanno meglio. La sua struttura, il Parco hotel Pollino a Viggianello, è molto richiesta con il tutto esaurito nei tre giorni di ferragosto. E le previsioni sono positive anche per l'autunno. «Prenotazioni ne abbiamo già – dice Vitale - sia per i fine settimana di settembre che per quelli di ottobre e novembre». Il Pollino rimane una delle mete più ambite, soprattutto dai turisti pugliesi. Il pranzo della festa di mezza estate prevede tanta pasta con funghi porcini e salsiccia oppure con mollica e peperoni cruschi, poi l'inevitabile grigliata con bistecche e altre carni vanto della zootecnia locale. E per finire non può mancare la classica anguriata.