POTENZA - Abbandono scolastico precoce. Un fenomeno in crescita in Basilicata, che trova nelle situazioni di disagio economico e sociale le sue cause più frequenti. Un’indagine condotta dall’Usr Basilicata (Ufficio scolastico regionale) sugli istituti superiori di secondo grado della Basilicata (33 su 41) per l’anno scolastico 2021/2022, dimostra che l’abbandono del percorso di studi prima dell’obbligo formativo risulta più consistente negli istituti professionali con 108 studenti a fronte dei 40 degli istituti tecnici e dei 17 dei licei. Anche per il numero degli studenti che hanno abbandonato prima dei 16 anni, gli istituti professionali si attestano in prima linea con 36 alunni, a fronte dei 17 dei tecnici e dei 4 dei licei. Preoccupa inoltre il numero degli studenti «bocciati» con 596 nei professionali, 423 negli istituti tecnici e 377 nei licei.
I NUMERI - Un fenomeno che si ripercuote anche sulla popolazione scolastica. Rispetto al dato rilevato tra il 2017-18 utilizzato per l’ultimo dimensionamento approvato dal Consiglio regionale di Basilicata (deliberazione 15 gennaio 2018, n.713), si registra una ulteriore diminuzione di 8.766 studenti e di 1641 rispetto allo scorso anno scolastico. In pratica si è passati da 79.600 studenti nel 2017/2018, ai 72.443 del 2021/2022 per arrivare ai 71mila del 2022/2023. La provincia di Potenza in questo lasso di tempo è passata da 50mila studenti a 44 mila mentre la provincia di Matera da 29mila a 27mila studenti circa.
LA RICETTA - Dati che fanno riflettere. Anche su quanto la pandemia abbia inciso sulle scelte dei giovani, sempre più fragili e sempre più disorientati nel mondo del lavoro. Per far fronte a queste «emergenze» generazionali, è nato il progetto «AllenaMenti», promosso dall’Upi (Unione province italiane) Basilicata. Un piano per i giovani che intende mettere in campo azioni volte a prevenire il disagio e l’abbandono scolastico, con attività di ascolto e supporto piscologico, ma anche con laboratori artistici, teatrali e musicali. Le aree di azione sono Matera, Potenza, l’area del Bardano e l’area del Metapontino. E su questi territorio opereranno i partner del progetto: «Promozione 80» società cooperativa sociale, la cooperativa sociale «Oltrelarte», l’associazione culturale «Cosmopoli», l’ associazione culturale «Ensemble» teatro instabile, e come partner associato, l’Istituto di istruzione superiore Ettore Majorana. Gli interventi interesseranno due categorie di giovani: gli studenti dai 15 ai 19 anni, a rischio di abbandono scolastico, con scarse competenze professionali e reti sociali fragili. E i ragazzi di età compresa tra i 20 e i 35 anni, i cosiddetti «Neet» (Not in Education, Employment or Training), non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o di formazione, in condizione di fragilità e a elevato rischio di marginalità.
QUI MATERA - La Cooperativa sociale Oltrelarte che opera sul territorio di Matera, ha attivato due percorsi che si muovono in parallelo. Il primo, spiega la referente Valeria Tozzi «è rivolto agli studenti dell’Istituto professionale Isabella Morra. In tutto 23 ragazzi scelti con la collaborazione della dirigente scolastica Caterina Policaro, tra coloro che non stanno portando avanti un percorso di studi eccellente o che sono a rischio di abbandono scolastico». Il progetto è partito nei giorni scorsi, e si articola in un laboratorio artistico, con un incontro a settimana, condotto dall’artigiano Eustachio Santochirico e dal suo team di lavoro, composto da 15 persone, tra cui figurano ragazzi con sindrome di down. L’intento è «coinvolgere i ragazzi in lavori manuali, perché solamente mettendo le mani in pasta che possono rendersi conto di cosa sono realmente capaci». Simile il percorso proposto per i Neet. I dieci giovani selezionati frequenteranno le lezioni in aula e il laboratorio artistico, con incontri che proseguiranno anche in estate. Coinvolto nel progetto anche Luca Colucci, animatore di comunità del progetto Policoro promosso dalla Chiesa italiana per dare una risposta concreta al problema della disoccupazione.
QUI POTENZA - Nel territorio potentino il progetto è affidato alla cooperativa sociale Promozione 80 di Oppido lucano che attiverà dei percorsi formativi per le due categorie di giovani scelte. «Al momento - spiega Pasquale Salerno referente della provincia di Potenza - siamo nella fase di costituzione dei gruppi. Ma l’intento è quello di coinvolgere una quarantina di ragazzi tra i 15-19 anni e i 20 e i 35 anni. Sarà l’occasione per permettere ai giovani di rimettersi in gioco, puntando oltre che sull’ascolto, anche su laboratori teatrali e musicali, in modo da generare interesse su qualcosa che possa dare un senso alle loro abilità e capacità». È chiaro che «non sono i progetti temporanei a fare la differenza. Ci vorrebbe un’attività strutturata nel tempo. Ma questo è un primo passo per metterli alla prova».