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Dal vagone all’aereo il sogno dei pendolari lucani

 
Giovanna Laguardia

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Giovanna Laguardia

Dal vagone all’aereo il sogno dei pendolari lucani

I risultati del questionario Ciufer Basilicata sui servizi ferroviari

Giovedì 26 Gennaio 2023, 13:30

Il sogno “proibito” dei pendolari lucani che viaggiano in treno? Arrivare dalle stazioni agli aeroporti più vicini. E poi treni più frequenti, puntuali e veloci. Oltre ad interventi più specifici. Come collegamenti migliori tra le città lucane e gli aeroporti delle regioni vicine; istituzione di corse specifiche su alcune tratte e ampliamento delle tratte stesse; eliminazione dei passaggi a livello. E tanto altro ancora. Una lunga lista che viene fuori da un questionario distribuito on line e su formato cartaceo ai viaggiatori dal Ciufer (Comitato italiano utenti ferrovie regionali) Basilicata. Il report è stato curato da Davide Mecca per la sezione contenuti, e Gerardo Petruzzi per la parte grafica.

Si parte dalla premessa che, in linea generale, i pendolari lucani non sono contenti del servizio su ferro (e di quello sostitutivo su gomma). «I circa 10mila viaggiatori al giorno su treno della regione - si legge nel documento scaturito dalle proposte dei pendolari - lamentano costantemente disagi dovuti al sovraffollamento dei treni, ritardi, scarsa attenzione alle esigenze dei pendolari, treni non sufficienti nelle ore di punta, difficoltà nel trovare coincidenze alla stazione».

Uno dei punti nodali emersi dal report è quello relativo ai collegamenti dei trasporti su ferro (e su gomma) per gli aeroporti locali e delle regioni limitrofe. In particolare i pendolari lucani chiedono «collegamenti con gli aeroporti Costa d’Amalfi di Salerno, Gino Lisa di Foggia e pista Mattei di Pisticci» e «potenziamento di servizi ferroviari regionali veloci Metaponto-Matera-Potenza-Salerno in coincidenza a Salerno con i servizi metropolitani da e per l’aeroporto». E anche «istituzione di servizi automobilistici della rete portante regionale da Potenza e Francavilla per l’Aeroporto di Salerno; Potenza-Possidente-Rionero-Melfi per l’aeroporto di Foggia; da Potenza, Matera, Nova Siri-Scanzano-Policoro-Bernalda, Senise e Villa d’Agri-San Brancato per l’aeroporto di Pisticci (che i pendolari immaginano come un futuro polo intermodale).

All’interno del quadro generale emergono, poi, problemi ed esigenze che riguardano le singole tratte. Per esempio La Potenza-Foggia dove «mancano treni regionali veloci», «sono presenti fasce orarie senza alcun collegamento (da Potenza nessun treno tra le 13.30 e le 17.04, nonché tra le 14.12 e le 16.05, penalizzando chi termina le proprie attività alle 14.00)». I pendolari vorrebbero aggiungere tutte le fermate ai treni attualmente circolanti «dal momento che sottrarne una o due non reca grossi benefici in termini di tempi di percorrenza», ed istituire collegamenti negli orari sguarniti. I pendolari della tratta Taranto-Potenza-Salerno, dal canto loro, vorrebbero «o almeno un collegamento all’ora (che sia un treno o un bus sostitutivo) tra i due capoluoghi Potenza e Matera».

Quello dei pendolari della linea jonica «Taranto-metaponto-Sibari-Reggio Calabria, poi, è un vero e proprio grido di dolore. «Con il nuovo orario da Reggio a Taranto, vi saranno solo 4 collegamenti al giorno (di cui un solo Intercity diretto con oltre 7 ore di viaggio) e il treno più veloce impiega 6 ore e 15 minuti, con tre cambi a Paola, Castiglione Cosentino, Sibari». Poi si continua in pullman. «Purtroppo - denunciano i pendolari - la linea continua a vedere ennesimi assurdi tagli al servizio, pari al 20% dal 2010, con la cancellazione di 2 intercity, 4 intercity notte, 5 treni espresso, 7 treni espresso cuccetta, 2 treni interregionali».

I desiderata dei pendolari delle Ferrovie Appulo Lucane riguardano soprattutto la Bari Matera, prevalentemente a binario e non elettrificata. Qui si chiede «che sia mantenuto l’impegno della disponibilità di un treno all’ora tra Bari e Matera, e l’istituzione di corse dirette». Sollecitata poi, sulla tratta per Potenza, la conclusione dei lavori tra San Nicola e Avigliano.

I pendolari che hanno risposto al questionario del Ciufer Basilicata bocciano, poi, «la scelta di optare per il collegamento ferroviario via Gioia del Colle tra Matera e Bari», «facendone di fatto un doppione della ferrovia Matera-Altamura-Bari delle Fal» «che, in concreto, non apporterà alcun beneficio alle reali esigenze di spostamento dei cittadini. In entrambi i casi i tempi di percorrenza resterebbero pressoché identici, la tratta Bari-Matera oggi è percorribile in 1 ora e 40 (in futuro lo sarà in 1 ora e 10 minuti), con le Fs (Via Gioia) servirebbero almeno 90 minuti».

Infine, il rapporto del Ciufer Basilicata pone all’attenzione di tutti una serie di criticità che riguardano il permanere dei passaggi a livello di viale Marconi e via Santa Maria di Bethlehem e le banchine non a norma delle stazioni di Forenza, Picerno, Potenza Santa Maria (Fal)

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