L’incidente dell’altro giorno che è costato la vita ad un giovane ragazzo ripropone in maniera quanto mai urgente e necessaria il problema dei soccorsi. In particolare del servizio di emergenza-urgenza garantito dal «118». Ma succede che da qualche tempo a questa parte l’autoambulanza garantisce solo l’autista soccorritore visto che a bordo non ci sono nè medico tantomeno infermieri
16 Maggio 2009
di ANTONIO MASSARO
GENZANO DI LUCANIA - L’incidente dell’altro giorno che è costato la vita ad un giovane ragazzo ripropone in maniera quanto mai urgente e necessaria il problema dei soccorsi. In particolare del servizio di emergenza-urgenza garantito dal «118». Ma succede che da qualche tempo a questa parte l’autoambulanza garantisce solo l’autista soccorritore visto che a bordo non ci sono nè medico tantomeno infermieri.
Il sindaco del centro bradanico, Rocco Cancellara si è subito adoperato contattando Mileti di Basilicata Pronto soccorso, sollevando il problema di Genzano e della funzionalità del «118». Per la disgrazia dell’altro giorno, visto che sul posto è arrivata anche l’eliambulanza da Potenza, per il ragazzo non c’era nulla da fare a causa della morte quasi istantanea. Lo stesso, però, a Genzano la gente chiede servizi di soccorso efficienti.
E la palla al balzo è stata colta anche dalle forze di opposizione. In particolare Rocco Di Bono (Rifondazione comunista) e Salvatore Ventricelli (Verdi) hanno sollevato diverse questioni. Tra queste «da circa un mese, la postazione del servizio 118 nel nostro Comune è attiva solamente dalle ore 20 alle ore 8, mentre durante il giorno le emergenze sono assicurate da altre postazioni dei comuni vicini». «Poi - continuano - ci sono carenze sotto il profilo della idoneità e della sicurezza dei locali dove stazionano gli operatori del servizio 118, locali che risultano sprovvisti di estintore, di pulizia e di riscaldamento durante la stagione invernale. Inoltre manca una pensilina a protezione dell’autoambulanza, esposta ai disagi climatici».
Si chiedono risposte adeguate dal Comune. Noi abbiamo ascoltato anche l’asses - sore regionale alla sanità Antonio Potenza. «La questione - replica l’assessore - non riguarda la disgrazia dell’altro giorno. Ma è ovvio che laddove esistono delle carenze noi abbiamo l’obbligo di intervenire e il servizio va indubbiamente migliorato. Ma c’è il fatto che non possiamo tenere in ogni comune ambulanza con medico e infermiere a bordo. L’impor - tante che il luogo della chiamata sia raggiungibile nell’ambito dei venti minuti». «La nostra regione - conclude Potenza - da questo punto di vista è coperta. Abbiamo due eliambulanze una a Potenza, l’ altra a Matera. Stiamo aspettando a breve 20 nuove ambulanze che si vanno ad aggiungere alle 30 esistenti. Ambulanze collegate in rete e in grado di eseguire l’elet - trocardiogramma e inviarlo in ospedale ».
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