Le ricerche per la realizzazione della mappa sono cominciate negli anni Novanta, con studi sui documenti dei progetti a partire dall’Ottocento e sui dati forniti dai satelliti Spot-2 e Ers-1. La “miniatura” della Carta, che sarà pubblicata in un migliaio di copie, è l’unione di diversi modelli di analisi: il primo riguarda la ricostruzione degli interventi antropici, a cui si sovrappone il monitoraggio delle falde idriche e delle carte di zonazione geotecnica. Il risultato finale è una mappatura sulla qualità e sulla vulnerabilità delle fondazioni degli edifici del centro storico di Potenza in base alle zone su cui sono stati costruiti e sulle verifiche sismiche.
Martedì 12 Maggio 2009, 12:04
02 Febbraio 2016, 20:21
POTENZA - Il centro storico di Potenza sara' uno dei primi in Italia ad avere una “Carta delle fondazioni”, ovvero una mappa delle strutture degli edifici, degli interventi antropici in superficie e nel sottosuolo, e della circolazione idrica nelle diverse aree collinari. La Carta è stata presentata stamani, a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti, dal presidente dell’associazione “IntraVidere”, Filippo Ciuffi, e dal dirigente regionale della Protezione civile, Giuseppe Basile.
Le ricerche per la realizzazione della mappa sono cominciate negli anni Novanta, con studi sui documenti dei progetti a partire dall’Ottocento e sui dati forniti dai satelliti Spot-2 e Ers-1. La “miniatura” della Carta, che sarà pubblicata in un migliaio di copie, è l’unione di diversi modelli di analisi: il primo riguarda la ricostruzione degli interventi antropici, a cui si sovrappone il monitoraggio delle falde idriche e delle carte di zonazione geotecnica. Il risultato finale è una mappatura sulla qualità e sulla vulnerabilità delle fondazioni degli edifici del centro storico di Potenza in base alle zone su cui sono stati costruiti e sulle verifiche sismiche.
Le ricerche per la realizzazione della mappa sono cominciate negli anni Novanta, con studi sui documenti dei progetti a partire dall’Ottocento e sui dati forniti dai satelliti Spot-2 e Ers-1. La “miniatura” della Carta, che sarà pubblicata in un migliaio di copie, è l’unione di diversi modelli di analisi: il primo riguarda la ricostruzione degli interventi antropici, a cui si sovrappone il monitoraggio delle falde idriche e delle carte di zonazione geotecnica. Il risultato finale è una mappatura sulla qualità e sulla vulnerabilità delle fondazioni degli edifici del centro storico di Potenza in base alle zone su cui sono stati costruiti e sulle verifiche sismiche.
















