«Siamo partiti da una battaglia che un pò di anni fa la Lega ha fatto sulle banche venete e siamo tornati a poter tutelare i 70mila truffati della Banca popolare di Bari tentando di dare loro una possibilità risarcitoria in maniera seria e cosciente». Lo ha detto a Bari il senatore della Lega Roberto Marti a margine di un evento per illustrare agli azionisti l’emendamento alla legge di Bilancio presentato dai senatori Paganella, Marti e Dreosto per ristorare i 70mila soci della ex BpB dalle perdite finanziarie subite.
«Questo emendamento è stato presentato a firma del senatore Paganella, che ha seguito le banche venete e ha con la Lega chiaramente di fare questa battaglia per il nostro territorio, che non è solamente Bari ma un tessuto produttivo di piccoli consumatori, e non solo, che sono stati truffati negli anni».
«Crediamo - ha aggiunto Marti - che in questa legge di bilancio ci possa essere una una forte possibilità. Questo emendamento è allargato a tutte le forze politiche». L'emendamento, ha concluso, «prevede contestualizzazioni risarcitorie con dei tecnicismi che valuteremo anche con eventuali sub-emendamenti o con riformulazioni che potranno venire dal governo. Guarderemo poi quello che verrà fuori, ma sicuramente daremo un scrollata importante a questo tema e lo faremo fino in fondo».
«La nostra posizione è sempre stata accanto ai cittadini, ai consumatori e alle imprese. Le privatizzazioni possono avere un senso, dipende come sono sono portate avanti. Lo Stato c'è sempre, sia quando si arriva alle privatizzazioni sia quando non si arriva, quindi in un caso o nell’altro siamo per la tutela». Lo ha detto a Bari il senatore della Lega, Roberto Marti, a margine di un evento per illustrare agli azionisti l’emendamento alla legge di Bilancio presentato dai senatori Paganella, Marti e Dreosto per ristorare i 70mila soci della ex BpB dalle perdite finanziarie subite. Il riferimento è all’ipotesi di privatizzare la Banca del Mezzogiorno, ex Banca popolare di Bari.
«Se ci deve essere privatizzazione con lo Stato, o nessuna privatizzazione con l’aiuto dello Stato, preferiamo - ha aggiunto Marti - che i soldi dello Stato vengano spesi nel migliore dei modi per tutelare i consumatori».
TURCO E DONNO (M5S): AZIONISTI MERITANO GIUSTIZIA
«I circa 70mila azionisti che hanno perso i risparmi di una vita dopo averli investiti nella Banca popolare di Bari meritano finalmente giustizia. Lo abbiamo ribadito nella Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche e durante l’incontro organizzato ieri ad Andria con il comitato indipendente degli azionisti della ex BpB. Oggi registriamo, in concomitanza delle prossime elezioni regionali, che anche la Lega sembra essersi accorta della vicenda, annunciando un emendamento alla legge di bilancio 2026 per ristorare i risparmiatori. Meglio tardi che mai». Lo affermano in una nota congiunta il vicepresidente nazionale del M5S e componente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, Mario Turco, e il deputato e coordinatore regionale, Leonardo Donno.
«Il M5S - dicono - ha già depositato emendamenti specifici, individuando anche le coperture finanziarie, non solo per garantire ristori a chi è stato raggirato, ma anche per proteggere i lavoratori che vivono nell’incertezza e temono gli effetti della cessione della quota pubblica della Banca del Mezzogiorno annunciata dal governo. Sarebbe inaccettabile che, dopo un salvataggio pagato con risorse dei cittadini, l'esecutivo decidesse di privatizzare l’istituto senza prevedere alcuna tutela per chi ha perso tutto».
La richiesta è di dare «piena attuazione alla legge n. 5/2020 che ha istituito una vera banca pubblica degli investimenti, una banca del Sud capace di sostenere imprese, famiglie e sviluppo. Il governo Meloni, invece, sta lavorando per affossare definitivamente questo progetto strategico, con un’operazione che rischia di tradursi nell’ennesima svendita di un presidio finanziario fondamentale per il Mezzogiorno».
Azionisti BpB, 'Parlamento sostenga emendamento per ristori'
«E' stato fatto un lavoro legislativo complesso e tecnicamente perfetto in occasione della legge di Bilancio 2026. L’emendamento dei santori Marti, Paganella, Dreosto e Testor prevede anche coperture finanziarie adeguate. Sono 350 milioni di euro che consentono ai soci di avere almeno un parziale ristoro delle perdite subite». Lo ha detto il presidente di AssoAzionisti BpB, Giuseppe Carrieri, in occasione dell’incontro durante il quale, oggi a Bari, il senatore della Lega Roberto Marti ha illustrato l’emendamento che prevede ristori per i 70mila azionisti truffati dalla ex Banca popolare di Bari.
«Ora - ha aggiunto Carrieri - occorre solo analoga volontà delle altre forze politiche parlamentari. I 350 milioni di euro di ristori ai soci, che rappresentano appena il 25% degli importi investiti, serviranno inoltre a sviluppare l’economia del sud, perché saranno trasferiti in consumi o in risparmio».
Alla riunione era presente anche Saverio Daddario, presidente del Comitato indipendente BpB, che ha espresso preoccupazione per l’ipotesi di privatizzare Banca del Mezzogiorno, ex Banca popolare di Bari. «Il ministro Giorgetti ha detto che la Banca ha raggiunto utili per 24,4 milioni e che quindi può essere privatizzata - ha detto -. Ma la situazione non è facile, hanno anticipato che il 20% dei dipendenti andrà a casa».
















