Giovedì 18 Settembre 2025 | 22:54

Eventi e wedding tourism: la nuova frontiera economica del Sud Italia

 
Giovanni Panza

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Eventi e wedding tourism: la nuova frontiera economica del Sud Italia

Giovedì 18 Settembre 2025, 15:29

Il settore degli eventi e del wedding tourism rappresenta oggi uno dei comparti più dinamici dell’economia italiana, con ricadute sempre più significative anche per il Mezzogiorno. La cosiddetta “event economy” non è più un fenomeno marginale: solo il comparto MICE (Meeting, Incentives, Conferences, Exhibitions) ha generato negli ultimi anni un impatto economico diretto superiore agli undici miliardi di euro, coinvolgendo decine di milioni di partecipanti e producendo indotto per alloggi, ristorazione, trasporti e servizi collegati. A questo si affianca la crescita costante del wedding tourism, un segmento che ha superato ampiamente gli 800 milioni di euro di fatturato, trainato soprattutto dalle coppie straniere che scelgono l’Italia come cornice per il loro giorno speciale.

Se finora il Nord Italia, con poli fieristici consolidati come Milano, Bologna o Rimini, ha dominato la scena, il Sud e le Isole stanno conoscendo una fase di espansione che merita attenzione. Non si tratta soltanto di una questione di turismo: eventi aziendali, congressi, festival e manifestazioni culturali stanno diventando leve strategiche per valorizzare territori che dispongono di un patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico unico in Europa.

Un potenziale da sviluppare

Il Mezzogiorno parte da una condizione di ritardo infrastrutturale, ma la domanda in crescita dimostra che la direzione è tracciata. Le regioni meridionali attraggono già una quota consistente di matrimoni internazionali, con un trend in aumento negli ultimi anni. Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, insieme alla Sardegna, sono tra le mete più desiderate per i “destination wedding”, grazie a location di pregio, paesaggi marini e collinari, borghi storici e un clima che permette di estendere la stagione degli eventi da aprile a ottobre inoltrato.

Il valore medio di un matrimonio celebrato in Italia da coppie straniere supera i 70.000 euro, e la spesa si riversa su un’ampia filiera che include noleggio arredi e allestimenti per eventi, catering, trasporti locali, servizi fotografici, artigianato e accoglienza. L’effetto moltiplicatore sull’economia locale è evidente: ogni evento genera ricavi distribuiti su decine di microimprese e professionisti, creando posti di lavoro e stimolando la crescita di competenze specializzate.

Business, cultura e turismo esperienziale

Ma il Sud non vive soltanto di matrimoni. Negli ultimi anni si è assistito a una forte ripresa di eventi culturali, musicali e sportivi che hanno richiamato pubblico e investimenti. Dai grandi festival di musica popolare in Puglia, ai circuiti teatrali e cinematografici in Campania, fino alle manifestazioni enogastronomiche che valorizzano prodotti tipici e vitigni autoctoni, il calendario si arricchisce e diventa un fattore di attrattività anche per il turismo internazionale.

Parallelamente, il settore business inizia a guardare con maggiore interesse alle città meridionali come hub per meeting e congressi. Napoli, Bari, Catania e Palermo stanno sviluppando infrastrutture congressuali moderne e strategie di marketing territoriale per attrarre eventi aziendali di medio e grande respiro. L’abbinamento tra lavoro e turismo esperienziale diventa un asset competitivo: le imprese scelgono location che non offrano solo sale conferenze, ma anche esperienze autentiche da proporre ai partecipanti, dalle escursioni naturalistiche ai percorsi enogastronomici.

Opportunità e criticità

Le potenzialità sono enormi, ma non mancano le sfide: il nodo delle infrastrutture resta, per esempio, centrale. Collegamenti aerei, viabilità interna e servizi di trasporto locale devono essere potenziati per consentire al Sud di competere con altre destinazioni europee. Anche la qualità dei servizi richiede uno sforzo di standardizzazione: i clienti internazionali si aspettano professionalità, affidabilità e un’organizzazione impeccabile.

Un altro punto critico riguarda la promozione. Nonostante l’appeal del Sud Italia sia altissimo, spesso manca una strategia coordinata che sappia valorizzare le destinazioni in modo unitario e continuativo. La competizione globale è intensa e la forza di un brand territoriale ben strutturato può fare la differenza nel posizionamento sui mercati esteri.

Un’occasione per il rilancio del Mezzogiorno

Guardando i dati complessivi, il settore eventi e wedding tourism si presenta come una delle leve più promettenti per l’economia del Sud. È un comparto che non solo porta liquidità immediata, ma che genera ricadute diffuse e durature: valorizza il patrimonio culturale, stimola la creazione di servizi innovativi, rafforza l’occupazione giovanile e qualifica la filiera dell’accoglienza.

La sfida è trasformare questo potenziale in un modello stabile e competitivo: servono investimenti in infrastrutture, politiche di sostegno alle imprese locali, partnership pubblico-private e una visione strategica capace di fare del Mezzogiorno un punto di riferimento per l’industria degli eventi a livello internazionale.

Il futuro dell’economia meridionale non può basarsi solo sul turismo tradizionale: deve puntare sull’esperienza, sulla capacità di ospitare e raccontare storie, sulla creazione di eventi che siano allo stesso tempo business e cultura, spettacolo e impresa. In questa prospettiva, l’evento-economy può diventare uno dei motori più forti per ridisegnare l’immagine e la competitività del Sud Italia nel mondo.

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