A gennaio 2024 l’assessore comunale di Modugno Antonio Lopez, arrestato oggi 5 novembre con l’accusa di voto di scambio politico mafioso, avrebbe chiesto a Michele Parisi alias «Gelatina», fratello del boss Savino, recentemente scomparso, di sostenere alle elezioni comunali di Bari la figlia di Alessandro Cataldo, detto Sandrino, che effettivamente all’epoca stava preparando la «discesa in campo» della figlia che avrebbe preso il posto della moglie Anita Maurodinoia. Un tentativo non andato in porto – secondo la Dda – perché tre mesi dopo Parisi fu arrestato nel blitz «Codice Interno» sui rapporti tra mafia e politica a Bari.

La circostanza emerge dalla richiesta di arresto nei confronti di Lopez depositata dalla Dda di Bari: lui e Cataldo sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale. Lopez – scrivono gli investigatori – avrebbe avuto uno o più incontri con Cataldo (poi anche lui arrestato ad aprile 2024 per corruzione elettorale in relazione alle elezioni di Grumo e Triggiano), ma sempre – è detto nelle carte - «attraverso offerte o promesse di denaro in cambio di voti». L’intermediario tra i due sarebbe stato un ulteriore personaggio anche lui indagato. Tuttavia su questa storia (così come gli accordi per le successive elezioni di Modugno) la Dda non ritiene raggiunta la prova dell'accordo illecito, proprio perché nel frattempo sono scattati gli arresti. 

Eppure, è scritto nelle carte, la proposta di Lopez di sostenere la figlia di Cataldo sarebbe stata accolta positivamente da Michele Parisi («Statti tranquillo poi me la vedo io»). Lo stesso Lopez, secondo chi indaga, sarebbe stato ben conscio del metodo utilizzato da Cataldo (oggetto del processo a suo carico): «Quelli davano 50 euro a voto». Tanto che, quando gli viene proposto di sostenere un candidato campano di FdI alle elezioni europee, in cambio della promessa di essere poi inserito nelle liste per il consiglio provinciale, Lopez si confronta con la moglie: «Lo sai come escono mille voti? Con i soldi».