I giudici della Prima sezione penale della Corte di Appello di Bari, in composizione integrata (presidente la dottoressa Rita Curci) hanno assolto con la formula «per non aver commesso il fatto», a conclusione di un calvario durato sei anni, il 23enne Vincenzo Rafaschieri dall’accusa di detenzione di due pistole, la prima di marca Tocarev, la seconda Zavasta, entrambe calibro 7,62 con matricola abrasa, 12 proiettili dello stesso calibro con ogiva potenziata, un caricatore, 27 grammi di erba di marijuana con un principio attivo tale da poter confezionare decine di dosi singole e guanti in lattice per la preparazione dello stupefacente.

I fatti contestati risalgono al 2019, quando il giovane indagato, figlio di Alessandro Rafaschieri e nipote di Walter, vittime di un agguato consumato sulla strada, al tondo di Carbonara, la mattina del 24 settembre 2018, era ancora minorenne...

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