BARI - Fondazione teatro Petruzzelli, tutti in attesa del nuovo sovrintendente, il cui nome con ogni probabilità sarà reso noto a settembre subito dopo l'insediamento ufficiale del consiglio di indirizzo. Una volta perfezionato l’insediamento dell'organo di gestione, il sindaco Vito Leccese, presidente dell'Ente Lirico, potrà proporre il nome del prescelto alla guida artistica dell'Ente al ministro della Cultura Alessandro Giuli, al quale spetterà la nomina.
Convocazione In queste ore il primo cittadino sta facendo partire la convocazione del rinnovato consiglio d’indirizzo, utile a ratificare le nomine dei nuovi componenti e a fare il punto sulle azioni da mettere in campo, a partire proprio dall'individuazione del successore di Massimo Biscardi, a cui è seguito l'interim del direttore amministrativo Nicola Grazioso, ormai scaduto a Ferragosto scorso, al termine dei 45 giorni di proroga successivi al 30 giugno, deadline del vecchio organo di gestione. Al momento l’azione amministrativa dell'Ente lirico è assicurata in proroga dallo stesso primo cittadino.
Mosaico Il mosaico del consiglio d'indirizzo 2025-2030 è stato completato a ridosso di Ferragosto con l'inserimento delle ultime due figure mancanti, in aggiunta a Michele Emiliano (per la casella spettante alla Regione Puglia) e ai componenti scelti del ministro della Cultura, Tina Resta (già sindaco di Turi) e Pierfelice Rosato (docente di Economia e Gestione delle Imprese al Dipartimento Economia e Finanza dell’Università di Bari). Leccese per gli spot in quota Comune e Città Metropolitana ha quindi indicato Maria Grazia Porcelli (docente di Storia del Teatro, Storia della Danza, Linguaggi della Scena Contemporanea dell’Università di Bari) e Pamela Palmi (docente di Organizzazione aziendale dell’Università del Salento, già nel collegio dei revisori dell'Ente durante il commissariamento Fuortes).
Archiviate proposte, autocandidature e annesse infruttuose schermaglie maturate tra Bari e Roma negli ultimi mesi - Biscardi ha annunciato l'addio a ottobre scorso, per poi salpare per la prestigiosa Accademia di Santa Cecilia a Roma a fine febbraio -, non è più rinviabile la scelta che riguarda il futuro dei prossimi cinque anni della Fondazione. L’Ente lirico risorto e rilanciato dopo anni bui costellati da scandali e gestioni da bilanci in rosso, sullo sfondo della querelle sulla proprietà del teatro, ancora tutt'altro che risolta e definita. Nelle more, Corte dei conti, Ministero dell'economia e finanza e ministero della Cultura dovranno indicare i componenti del collegio sindacale.
Cautela Leccese in questi mesi ha preferito procedere coi piedi di piombo, anche nell'ottica dei buoni rapporti istituzionali, a partire dal ministero della Cultura. L'opzione per una scelta condivisa è stato il mantra dell'ex deputato verde, in linea con l'impronta finora data alla sua azione amministrativa. «Affronteremo la questione subito - spiega -. Ho sempre detto che non voglio fare strappi, optando per una soluzione che vada bene a tutti. Mi sembra la cosa più giusta, perché la Fondazione è in crescita e si sta riprendendo dopo anni. Grazie alla gestione di Biscardi è cresciuta la reputazione del teatro, che considero un fatto importante».
A quanto pare, il sindaco-presidente potrebbe portare all'attenzione del nuovo consiglio d'indirizzo una rosa di nomi, per poi procedere alla votazione destinata a incoronare il nuovo sovrintendente. È chiaro che il sindaco dovrebbe poter contare sulla maggioranza - come detto due consiglieri sono stati designati da lui - anche perché in caso di parità il suo voto vale doppio.
La rosa delle nomination Il toto-sovrintendente alimentato da voci di corridoio e rumors rivela alcune nomination, a partire dal pianista abruzzese Nazareno Carusi, già consigliere di amministrazione della Scala ed ex responsabile Cultura di Forza Italia. In campo anche i nomi di Angelo Ceglie, responsabile della direzione organizzativa del Bif&st e già direttore artistico del cinema teatro Kursaal Santalucia. Quindi, in lizza, Alberto Triola, già direttore artistico del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca e della Fondazione Arturo Toscanini di Parma, Sebastian Schwarz attuale direttore artistico del Festival della Valle d'Itria e la pianista Gianna Fratta, socio di maggioranza della Camerata musicale. Sembra invece tramontata l'ipotesi Domenico Muti, figlio del maestro Riccardo.