MONOPOLI - Un subbuglio politico sta provocando la proposta di Legge Regionale sulle Coste presentata il 16 maggio scorso in consiglio regionale dal consigliere regionale con delega all’Urbanistica e al Paesaggio, Pianificazione territoriale e Assetto del Territorio, Stefano Lacatena.
Una proposta che non piace e non convince, ma soprattutto non tutela l’ambiente, perché demanda ogni scelta ai Comuni, creando incertezze interpretative segnalate dalle associazioni ambientaliste e dall’Anci.
La «bozza Lacatena» ha spaccato politicamente anche la sua città, Monopoli, che di fatto potrebbe essere la località più interessata alla nuova legge, vista la necessità da parte dell’amministrazione comunale di poter demandare ai privati la gestione del litorale e gli interventi necessari per rendere le spiagge fruibili per tutti.
Il consigliere di opposizione Angelo Papio prende le distanze dalla «bozza Lacatena», sostenendo invece il «Piano Minervini».
«La legge 17 del 2015 di Guglielmo Minervini (centrosinista) redatta con il Politecnico – spiega Papio – prevedeva l’eliminazione del cemento e delle strutture fisse, la creazione da parte dei Comuni di spazi attrezzati a verde e di parcheggi in prossimità delle aree balneari. Ribadiva che il 60% della costa restava pubblico e il 40% ai privati con una revisione delle concessioni, assecondando le linee guida dell’Europa. Il piano Lacatena, invece, riaffida ai Comuni la pianificazione del proprio tratto di costa, sparisce la spiaggia libera con servizi e sono rese più snelle le procedure per le concessioni balneari. Si punta così verso la privatizzazione della costa».
La segreteria locale del Partito democratico spiega che «privato e pubblico devono trovare un equilibrio, dove il benessere collettivo non sia il prezzo da pagare per l’iniziativa imprenditoriale – dice il segretario del Pd Michele Suma – Monopoli è una città con 15 km di costa, dove i cittadini fanno ancora fatica a trovare accessi liberi, attrezzati e curati. Noi non partiamo da pregiudizi. Diamo fiducia alle buone intenzioni, e auspichiamo che la città possa diventare un esempio positivo. Ma le intenzioni devono tradursi in fatti, senza dimenticare che la classe politica che ha governato Monopoli nelle ultime quattro legislature, ha colpevolmente lasciato morire ogni progetto di pianificazione dell’uso e della gestione del patrimonio costiero. Il Pd presenterà osservazioni puntuali. E ci auguriamo che idee diverse dalla bozza non vengano vissute come atti ostili o, peggio, come lesa maestà, ma come contributi a una visione più alta, più vera, più giusta della nostra Puglia».