BARI - Nove incontri aperti alla città e a tutti i portatori di interessi. Che siano associazioni, comitati, ordini professionali o semplici cittadini. Per dare i propri contributi sulla visione della Bari del futuro, si spera, non troppo lontano. Il Comune avvia la fase 1 che porta dritto verso il nuovo Pug (Piano urbanistico generale) con la convocazione degli Stati generali della Rigenerazione urbana. Una sorta di chiamata collettiva alla partecipazione per delineare gli asset di sviluppo del territorio e per affrontare temi centrali quali la mobilità, l’ambiente, la città universitaria, la cultura e l’economia urbana, il diritto alla casa e l’urbanistica di genere, quella che coniuga i diritti di tutte le fasce anagrafiche.
La partecipazione itinerante Lo schema adottato dall’amministrazione Leccese ricalca per grandi linee quello adottato nel 2016 dalla prima giunta Decaro. In quella fase però si chiamavano «passeggiate territoriali» per conoscere i quartieri e con annessi sportelli informativi e squadre di facilitatori (incaricati di coordinare gli incontri e incanalare i contributi).
Questa volta la partecipazione sarà in spazi fisici e dislocata in tutti i Municipi con introduzioni affidate a dirigenti comunali ed esperti. Fischio di inizio domani alle 16,30 a Palazzo di Città con il sindaco Vito Leccese, l’assessora alla Rigenerazione Urbana Giovanna Iacovone e la docente universitaria, nonché ex assessora regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente, per presentare le tappe e le modalità di partecipazione a questo percorso che si concluderà a fine maggio.
incontri tematici Tutti gli incontri tematici saranno alle ore 16 e 30: prima tappa il 25 marzo nella sede della Polizia Locale a Japigia per parlare di mobilità e della città dei 15 minuti. Prevista la presenza di Stefano Ciurnelli, l’ingegnere trasportista già incaricato dal Comune per il piano delle linee Amtab e il piano della sosta, e della docente di urbanistica Valentina Orioli, ex assessora alla Mobilità del Comune di Bologna.
Ben quattro le tappe di aprile: mercoledì 3 l’ambiente sarà al cento dell’incontro nella scuola Marco Polo di Poggiofranco, con annesso laboratorio per bambini, mentre giovedì 9 appuntamento nella sede dell’Acquedotto in via Cognetti per parlare di cultura e di creatività; martedì 15 istruzione e conoscenza saranno i temi dell’incontro al Politecnico, mentre martedì 29 nella scuola Duse di San Girolamo si parlerà di economie urbane. Il 6 maggio trasferta nel Castello di Ceglie sull’urbanistica di genere, mentre il giorno 15 il Municipio 1 al Libertà ospiterà la discussione su accoglienza, diritto alla casa e reti sociali. Ultima tappa il 22 maggio a Palese nell’auditorium della chiesa San Michele per affrontare i temi periferie e rigenerazione urbana.
Verso il nuovo Pug Il sindaco Leccese, che ha trattenuto per sé la delega assessorile all’Urbanistica (nonostante i desiderata di vari consiglieri comunali per ottenere un incarico leggero) e l’assessora Iacovone ribadiscono che «arrivare al nuovo Pug è il nostro obiettivo di mandato». Con l’orizzonte temporale fissato «a un anno e mezzo, massimo due anni». Nel 2027 insomma, dopo oltre 50 anni dal piano Quaroni, Bari dovrebbe finalmente dotarsi del nuovo strumento di pianificazione urbanistica.
«E lo faremo utilizzando risorse interne viste le ottime professionalità presenti nel nostro Comune», spiega Leccese, ma senza buttare il bambino con l’acqua sporca. Non a caso assicura che il lavoro svolto in passato dai professionisti esterni, e pagati, per conto dell’amministrazione comunale, «resta per noi un buon punto di partenza, anche se Bari non è la stessa di più di dieci anni fa».
Cambiamenti Infatti il percorso di partecipazione verso il Pug dovrà tenere conto dei cambiamenti dettati dai cantieri del Pnnr e da opere di rigenerazione come Costa Sud, il parco ex Fibronit e l’Accademia delle Arti nella ex Caserma Rossani. «Spesso ci rimproverano di un eccesso di partecipazione (dalle ordinanze anti-movida sino alle politiche della notte, passando per assemblee varie su temi disparati, ndr) ma io sono orgoglioso di questo modello perché i cittadini hanno voglia di farsi ascoltare e di essere protagonisti», aggiunge Leccese, citando le ferite urbanistiche che negli anni del boom economico ed edilizio hanno «creato veri guasti sociali, gli stessi che ogni settimana tocco con mano nei miei incontri al quartiere San Pio».
«Noi siamo pronti a dare il nostro contributo e ad accelerare verso questo percorso perché la città da troppo tempo attende il Pug», commenta il presidente del Consiglio comunale Romeo Ranieri. La sua presenza alla presentazione degli Stati Generali non è affatto casuale. »Perché sarà poi l’Aula Dalfino a votare il nuovo Pug» rimarca Leccese.
Rigenerazione e pianificazione «L’urbanistica di oggi non si limita più a organizzare il territorio, ma deve garantire il diritto al riuso e alla rigenerazione – spiega l’assessora Iacovone -. Questo approccio va oltre le singole operazioni di recupero o di riqualificazione edilizia sperimentate dagli Anni ’70. Oggi la rigenerazione urbana è un processo più ampio, che punta alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica».
«Gli Stati generali della Rigenerazione Urbana sono l’occasione per sistematizzare i dati a nostra disposizione e programmare lo sviluppo della città per i prossimi vent’anni, perché è con questa prospettiva che ragiona la pianificazione urbanistica, rispondendo nel modo più efficace alle necessità della collettività», spiega il dirigente dell’Urbanistica Pompeo Colacicco. Tutto il materiale prodotto durante le nove tappe sarà infatti messo a disposizione della comunità e caricato online sulla pagina dell’Urban Center.