Sabato 06 Settembre 2025 | 23:18

Bari, frenata sul tunnel che collegherà San Pasquale Japigia e Madonnella: avvio dei lavori dopo l’estate

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari,  frenata sul tunnel dell’Executive,  avvio dei lavori solo dopo l’estate

I ritardi sullo snodo «Executive» dovuti alle variazioni richieste dai cittadini e recepite da Ferrovie dello Stato

Mercoledì 19 Febbraio 2025, 12:52

13:04

BARI - Uno snodo che collegherà tre quartieri cambiando radicalmente la mobilità del capoluogo. Un’opera infrastrutturale di grande importanza (rientra nel maxi progetto del nuovo Nodo Ferroviario Sud di Bari, il cantiere da circa 460 milioni di euro di Ferrovie dello Stato) che, però, decollerà probabilmente soltanto dopo l’estate.

Dopo anni di attesa, era finalmente giunto il via libera per cominciare la costruzione di un tunnel a quattro corsie, che includerà uno spartitraffico centrale, destinato a unire le aree di via Amendola con i quartieri Japigia e Madonnella. Un progetto che non solo faciliterà il flusso del traffico, ma rappresenterà anche un passo cruciale per la demolizione e la successiva ricostruzione del ponte di via Omodeo al fine di ristrutturare e modernizzare l’infrastruttura stradale esistente. Il programma prevedeva la conclusione dell’opera entro il 2025, ma la realizzazione rischia di slittare di qualche mese a causa di una serie di correttivi alla strategia originaria.

Crocevia tra San Pasquale, Japigia e Madonella

Nel dettaglio, il sottopasso dovrebbe creare un collegamento vitale tra via Diomede Fresa (prosecuzione stradale di viale Einaudi) e viale San Pio, situato strategicamente dietro alla rotatoria realizzata tra via Caldarola e via Salapia. Il tunnel dell’Executive (chiamato così perché posto alle spalle dell’Executive Center) connetterà così il quartiere San Pasquale a Japigia e Madonnella offrendo una connessione fondamentale proprio in previsione della demolizione del ponte San Pio che sarà successivamente ricostruito: in futuro, il sottopasso resterà comunque come alternativa stabile al ponte che sarà abbattuto proprio quando il nuofvo snodo sarà aperto al traffico sfoggiando specifiche moderne con carreggiate più ampie (due per ogni corsia di marcia), un largo marciapiede dedicato ai pedoni da una parte, mentre dall’altra una rotatoria che fungerà da collegamento alla nuova via Amendola, ovvero un’altra delle arterie destinata ad essere completamente riqualificata. La strada, infatti, sarà ricostruita e ripensata nel tratto che viaggia verso la statale 100, così come sarà rimodulato il percorso verso l’estramurale Capruzzi.

Cittadinanza attiva Sulla carta, insomma, sarebbe alle porte un’autentica rivoluzione. Che, però, al momento è in fase di stallo. Una serie di confronti con residenti ed esercenti della zona, infatti, richiederà modifiche sostanziali al fine di esaudire le esigenze dei cittadini. Al momento, pertanto, è stato necessario chiudere la progettazione esecutiva per non ostacolare l’appalto integrato. Rfi, pertanto, su richiesta del Comune ha deciso di inserire le variazioni richieste da abitanti e commercianti. In particolare, l’apposizione dei parcheggi per la residenza disposti per una metà sul lato dell’Executive, per l’altra verso Japigia. Sarà anche aggiunta una pista ciclabile, così come sarà ampliata la carreggiata su viale Einaudi. Fra qualche settimana (entro i primi giorni di marzo) partirà l’iter per richiesta amministrativa, quindi gli enti si esprimeranno e prima dell’estate i passaggi autorizzatori saranno completati: i lavori, invece, potrebbero cominciare verso settembre, finora ci si è limitati soltanto a interventi preliminari e preparatori. «Un lieve slittamento sul cronoprogramma iniziale potrebbe essere preventivabile, ma, conoscendo la preparazione e l’efficienza di Rfi, confido che la gran parte del tempo possa essere recuperata», afferma l’assessore comunale alla cura del territorio, Domenico Scaramuzzi. «Ho riscontrato ampia disponibilità da Rfi: sono felice che tutte le richieste dei cittadini siano state recepite e vigilerò affinché siano rispettate alla lettera al fine di realizzare in armonia un altro cambiamento fondamentale».

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