BARI - È la parola fine, quella vera. Da ieri la vertenza Om Carrelli entra a far parte dei libri di storia industriale del territorio, perché ieri gli ultimi 63 lavoratori che ancora non erano riusciti a conquistarsi una ricollocazione, hanno firmato il loro contratto di lavoro, che li fa rientrare di nuovo nel loro vecchio stabilimento oggi Selectika. Una realtà industriale completamente diversa che in tutto ha accolto 75 lavoratori ex Om, trasformando operai metalmeccanici in tecnici della trasformazione di rifiuti plastici.
Si conclude così dopo 13 anni e mezzo una delle crisi industriali non solo più significative del Barese, ma probabilmente più lunga a livello nazionale, da quando nel luglio 2011 la decisione dell’allora proprietà tedesca di fermare la produzione di carrelli e chiudere lo stabilimento alla zona industriale, avviò una stagione di battaglia che si concretizzò anche con un lungo presidio di famiglie fuori dallo stabilimento a difesa del posto di lavoro. Sacrifici, lotte, carne e sangue che tra alti e bassi solo oggi è possibile archiviare, anche se le cicatrici non andranno mai via...
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