Giovedì 23 Ottobre 2025 | 01:05

Bari, per la frode del falso Carabiniere presa una coppia di napoletani

Bari, per la frode del falso Carabiniere presa una coppia di napoletani

 
Luca Natile

Reporter:

Luca Natile

Bari, per la frode del falso Carabiniere presa una coppia di napoletani

Vittima un’altra anziana: paga 1.200 euro per «salvare» il nipote dall’arresto

Domenica 09 Febbraio 2025, 14:09

BARI -Due «mariuoli» in trasferta. Da Napoli a Bari e ritorno dopo aver spillato 1.200 euro tra denaro contante e monili in oro a una nonnina ultraottantenne.

La missione in terra barese di due imbroglioni partenopei (esattamente di Pomigliano), è finita con l’arresto in flagranza del reato di truffa aggravata in concorso. Lui 20 anni, lei 47, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori della Squadra Mobile guidati dal primo dirigente Filippo Portoghese, si sono presentati in casa di una anziana dopo essersi fatti annunciare da una telefonata con la quale un sedicente «comando carabinieri di Bari» aveva informato òla donna che un suo nipote si era ficcato in guai grossi.

Per essere più precisi a bussare alla porta dalla nonnina è stato il giovane, nella tarda mattinata di giovedì scorso. Poco prima la padrona di casa aveva ricevuto una telefonata con la quale un carabinieri con voce severa, ricorrendo ad espressioni tassative, la mettevano al corrente che c’era stato un grave incidente, che il suo affezionate nipote si era reso responsabile dell’accaduto e che ora quel ragazzo, sangue del suo sangue, rischiava l’arresto, ammenoché...

«Suo nipote si trova ora in caserma - le hanno raccontato - in attesa di provvedimenti più gravi. Potrebbe tornare a casa se la famiglia fosse in grado di pagare una cauzione. Non riusciamo contattare i genitori e il giovane ci ha fatto il suo nome e dato il suo numero di telefono, invitandoci a contattarla per risolvere il problema, sempre che lei abbia la somma necessaria. Bisogna pagare e pagare subito. Le mandiamo un carabiniere a casa».

Una storia che all’anziana, spaventatissima per le sorti del nipote, in quel momento è sembrata assolutamente credibile. Neppure il tempo di fare una telefonata ai pareti per avere conferma dell’accaduto, di mettere insieme gli oggetti preziosi e tutto il denaro contate che aveva in casa in quel momento che l’ultra ottantenne ha sentito bussare alla porta di casa e si è trovata davanti un giovane sedicente «appuntato dell’Arma» in abiti borghesi che le ha ripetuto la solfa dell’incidente provocato dal nipote (del quale conosceva, come il telefonista poco prima, il nome di battesimo), dell’attesa in caserma, del probabile arresto.

Dopo essersi fatto consegnare il «malloppo» il giovane si è congedato rassicurando la donna «Stia tranquillo - le ha detto - suo nipote nel giro di un’ora, tornerà a casa». L’anziana ha capito, provando vergogna e sconcerto, di essere stata imbrogliata quando poco dopo è riuscita ad entrare in contatto con i familiari, i quali le hanno garantito che il nipote non aveva avuto nessun incidente e che era tranquillamente a casa sua, sul divano, davanti alla televisione.

Capito quello che era appena accaduto alla madre, i figli della donna hanno immediatamente telefonato alla Polizia dando la possibilità ai detective della Squadra Mobile di portarsi sul posto, parlare con la vittima e acquisire quasi in tempo reale le immagini delle telecamere di sicurezza installate nelle vicinanze dell’abitazione.

Gli obiettivi erano riusciti a mettere a fuoco la figura del sedicente carabiniere nell’atto di uscire dalla abitazione della vittima per salire subito dopo su una Fiat 500 X grigio scuro (risultata poi presa a noleggio) guidata da una donna.

La descrizione della vettura e il suo numero di targa sono stati comunicati alle pattuglie di Polizia e Carabinieri sulla strada e ai caselli autostradali. Sapendo di pregiudicati napoletani periodicamente in trasferta nel barese a caccia di «affari», i detective della Mobile hanno immaginato che i due imbroglioni sulla Fiat grigia fossero napoletani e che messo a segno il colpo potessero decidere di tornare subito in Campania, percorrendo la A14. Una intuizione felice. La 500 con a bordo un giovane di 20 anni e una donna di 47, entrambi pregiudicati, è stata intercettata e bloccata all’altezza di Barletta. I due aveano addosso i gioielli e il denaro. È scattato l’arresto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)