BARI - La votazione sulla proposta di concordato fallimentare della finanziaria romana Main Waring per rilevare il patrimonio della Fimco si è chiusa con l’adesione della quasi totalità dei creditori, al netto di un solo voto negativo per 38.500 euro su un totale complessivo di debiti pari a 140 milioni di euro di euro e con due importanti creditori chirografari dissenzienti che hanno contestato le modalità di voto.
L’operazione vede al centro il porto turistico Cala Fonte di Polignano, valutato oltre 10 milioni di euro e nel mirino di numerose società internazionali interessate alla gestione dei posti barca in uno degli scali turistici più importanti dell’Adriatico. Prima della proposta di concordato fallimentare il porto era stato messo all’asta, partendo da circa 12 milioni, ma nessuno si era fatto avanti. Tra gli attivi del fallimento c’è anche l’azione di responsabilità avviata nei confronti degli ex vertici della Popolare di Bari per l’abusiva concessione di credito alla Fimco che, secondo le indagini della Procura - avrebbe finito per aggravarne lo stato di dissesto fino a portarla al fallimento...
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