Bitonto - Detersivi, detergenti e prodotti per la pulizia. Sarebbe stato questo il bottino che un bitontino avrebbe voluto portar via, nella notte tra domenica e l’Epifania, dalla scuola dell’infanzia “Bruno Munari” in via Michelangelo. Peccato per lui, però, che il custode, monitorando da remoto le immagini delle telecamere di videosorveglianza, avesse notato l’irruzione e i movimenti sospetti, e lanciato l’allarme alla Polizia di Stato, giunta prontamente sul posto. Ancora una festività in manette, dunque, per il 33enne, che già alla vigilia di Capodanno si era reso protagonista di un tentativo di furto. In quell’occasione, l’uomo aveva fatto irruzione nel liceo classico, linguistico e delle scienze umane “Carmine Sylos” per rubare alcuni computer portatili. Ma ad impedire che il colpo andasse a segno ci avevano pensato sempre gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto. I poliziotti, diretti dal vice questore Ignazio Cozzoli, avevano infatti fermato il furfante, accusato di tentato furto aggravato.
Con la convalida dell’arresto, il giudice aveva disposto per il bitontino solo l’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria. Misura che, a giudicare dal reato compiuto all’asilo di via Michelangelo, non si sarebbe rivelata sufficiente a convincere il soggetto a cambiare condotta. Per il 33enne si è optato ora per i domiciliari. Insomma, gli istituti scolastici sembrano ormai i bersagli prediletti dei ladruncoli. Numerosi i furti nelle scuole del territorio che, in più di un’occasione, tramite i loro dirigenti, hanno richiesto a Palazzo Gentile di prevedere l’installazione di sistemi di antintrusione e di videosorveglianza in tutti gli edifici. Interventi troppo onerosi però per il Comune, che non potrebbe sostenere le spese necessarie neanche ricorrendo ai fondi messi a disposizione annualmente per la manutenzione straordinaria delle strutture scolastiche.
A richiedere più sicurezza è stata, in particolare, la professoressa Anita Amoia del primo circolo didattico “Nicola Fornelli”, che ha visto il suo istituto assaltato dai malviventi per ben cinque volte. A fine settembre, in particolare, dal plesso della scuola primaria, nella centralissima via Repubblica, furono portati via sette pc portatili, acquistati grazie ai fondi del Pnrr. Opera completata poi nella notte tra il 17 e 18 ottobre, quando i malfattori si introdussero nuovamente nella struttura, forzando l’accesso della scuola di via Mazzini, per rubare altri 11 dispositivi informatici. Refurtiva in parte recuperata già poche ore dopo dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto. In casa del responsabile, denunciato a piede libero, furono trovati tredici dei diciotto pc rubati nei due colpi, oltre a due stampanti e un microscopio, sottratti nei giorni precedenti ad un’altra scuola: la primaria “Vito Felice Cassano”. Un successo che però non mise fine all’escalation di furti. Quattro giorni dopo, i malviventi siglarono un doppio colpo. Prima si intrufolarono nella scuola dell’infanzia “Rodari”, rubando un vecchio pc, delle casse bluetooth e 23 euro lasciati in fondocassa per acquistare cartoncini e materiale didattico, poi misero a soqquadro l’asilo “Papa Giovanni XXIII”, distruggendo i lavoretti dei piccoli alunni.