Sabato 06 Settembre 2025 | 11:27

Bari, teatro Petruzzelli: lo «scippo» a 190 lavoratori, tre mesi di integrativi invece di dodici mesi

 
Rita schena

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Rita schena

Bari, teatro Petruzzelli: lo «scippo» a 190 lavoratori, tre mesi di integrativi invece di dodici mesi

«Con la sottoscrizione del nuovo contratto nazionale ci vengono negati soldi già stanziati. pronti a bloccare le attività». Partita anche una raccolta firme

Mercoledì 20 Novembre 2024, 14:03

BARI - Dire che sono furiosi è poco. Si sono visti riconoscere dei fondi stanziati per loro e che ora vengono meno «con una modalità che offende la nostra professionalità e che ci fa perdere dai 1400 ai 2000 euro a seconda delle mansioni svolte».

Le lavoratrici e i lavoratori del Petruzzelli, in tutto 190 professionisti, minacciano lo sciopero e il blocco delle attività a partire dal primo dicembre se non verranno riconosciuti i loro diritti, cancellati in sede di sottoscrizione e rinnovo del contratto nazionale. E lo mettono nero su bianco in una lettera che hanno inviato al Sovrintendente Massimo Biscardi con tutte le loro firme in calce.

Prima di questa estate, grazie all’impegno del senatore Filippo Melchiorre, sono stati stanziati 750mila euro di contributo straordinario alla Fondazione Petruzzelli. Un contributo che serviva per garantire al personale degli integrativi mai riconosciuti e riferiti all’intero 2024, nell’ambito di un rinnovo del contratto nazionale che si aspettava da oltre 20 anni. Finalmente il rinnovo c’è, con firma il 13 novembre scorso, ma è servita anche la beffa: gli arretrati sono riconosciuti solo a partire dal 7 ottobre 2024 e non dal primo gennaio 2024.

«Qui ne va della nostra dignità - spiegano i lavoratori -. Noi già da anni guadagniamo mediamente almeno 500 euro in meno al mese rispetto ai nostri colleghi delle altre Fondazioni liriche, e ora anche questo? Ci riconoscono solo 3 mensilità invece di 12? Anzi, anche meno di tre mensilità visto che dovremmo partire dal 7 ottobre 2024».

Una situazione paradossale tanto più che i fondi ci sono. «I soldi sono lì. In cassa. Nostri - rivendicano i lavoratori -, ma non li possiamo avere in virtù di un accordo scellerato».

Un accordo firmato da Anfols e i sindacati nazionali, Cgil, Cisl, Uil e Fials.

«E’ vergognoso che un contratto nazionale atteso da oltre 20 anni porti a questa grottesca situazione - tuonano -. Tenendo presente che siamo sottodimensionati, che ognuno di noi, che sia maestro d’orchestra o strumentista, lavora il doppio di colleghi di altri teatri. Ci troviamo sempre ad essere gli ultimi. In questi anni gli altri teatri hanno siglato contratti di secondo livello, noi nulla. Abbiamo continuato a lavorare, a star ziti. Ora basta».

I 190 lavoratori chiedono un incontro urgente al ministro della Cultura e scrivono al Sovrintendente Biscardi.

«La nostra è una iniziativa extra sindacale. Vogliamo capire il perché di una scelta che sembra quasi un dispetto. E non siamo disposti ad aspettare come alcuni rappresentanti sindacali ci hanno suggerito. E’ impossibile che in fase di contrattazione non si siano accorti della situazione, che sia stata una svista. Qui è come se qualcuno ci scippasse soldi nostri. E questo non è tollerabile. Abbiamo sempre lavorato, abbassato la testa, pagati meno a livello nazionale ed ora questo? No. I 750mila euro sono lì, sono nostri per 12 mensilità integrative, non solo 3. E vogliamo e pretendiamo quello che ci spetta, altrimenti fermiamo il Petruzzelli».

«Ci sono i tempi e gli spazi per rivedere l’accordo - spiega Oronzo Moraglia, Cisl -. Chiediamo alla parte datoriale di rivedere la posizione per i lavoratori del Petruzzelli. La copertura finanziaria, c’è».

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