BITONTO - I capelli neri incorniciano il suo volto radioso, illuminato da un sorriso. Rossella Veneto era proprio così, come appare nella foto sul suo manifesto funebre: solare, con tanta voglia di vivere e realizzare i propri sogni.
«Non doveva succedere» scrivono su Facebook i suoi amici, che ancora non riescono ad accettare la realtà: la 21enne non c’è più. Volata via troppo presto, a causa di un terribile incidente.
Sabato pomeriggio, Rossella stava percorrendo la Sp89, che collega Bitonto alla frazione di Palombaio, quando avrebbe perso il controllo della sua Fiat Punto, schiantandosi contro gli ulivi delle campagne circostanti. Inutile l’intervento del 118 che poco prima aveva soccorso un altro automobilista, rimasto ferito in un sinistro sulla stessa provinciale: la giovane sarebbe morta sul colpo.
«Vola in cielo, anima dolce» scrive sui social la proprietaria di una libreria cittadina, ricordando l’amore della 21enne per la lettura e per la sua cagnolona, che le aveva «salvato la vita in un momento non semplice».
La scomparsa della giovane ha scosso tutta la comunità di Bitonto, che ieri ha vissuto ancor più nella preghiera la sentitissima terza domenica d’ottobre, dedicata ai Santi Medici. «È un momento di riflessione e vicinanza a chi oggi piange per questa tragedia», ha dichiarato il sindaco Francesco Paolo Ricci, che, in segno di lutto, ha annullato la performance degli sbandieratori con cui, sabato sera, si sarebbe dato il via alla festa dei santi Cosma e Damiano.
«Tendiamo la mano alla famiglia», che oggi alle 16, nella Parrocchia Maria Santissima Immacolata di Palombaio, darà l’ultimo saluto a Rossella. E dalla frazione bitontina giunge anche un appello alla Città Metropolitana, affinché la strada provinciale 89 sia messa in sicurezza e non sia più teatro di incidenti.
«Oggi è il giorno del silenzio – scrive sui social il consigliere comunale Arcangelo Putignano, esponente del movimento politico Bitonto Cambia -, ma non possiamo più accettare che, per la negligenza delle istituzioni, si continuino a piangere vittime, giovani e meno giovani».
«Da tempo sollecitiamo interventi sulla SP89, pericolosissima soprattutto in caso di maltempo. Chiediamo che le istituzioni si assumano le loro responsabilità – tuona l’ex delegato sindaco di Palombaio -: la strada deve essere illuminata, il manto stradale rifatto, con misure di sicurezza come barriere, occhi di gatto e rallentatori. Non possiamo più aspettare. È tempo che gli organi preposti della Città metropolitana agiscano con coscienza. La sicurezza è un diritto».