Domenica 07 Settembre 2025 | 17:59

Modugno, dopo un mese si torna a sparare per strada

 
Luca Natile

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Luca Natile

Modugno, dopo un mese si torna a sparare per strada

Il sindaco: «La parte onesta della città deve denunciare»

Sabato 12 Ottobre 2024, 21:01

MODUGNO - Quattro bossoli sull’asfalto e fori di proiettile in due auto parcheggiate nella (quasi) centralissima via Verdi. È tutto quello che rimane della sfida all’OK Corral, tra due pistoleri, per il momento anonimi, che alle 19 di un venerdì sera come tanti hanno scatenato il far west alle spalle della scuola primaria De Amicis, in una zona della città dove nell’ultimo mese hanno fatto l’abitudine a sentire l’aria riempirsi del crepitio dei colpi di un’arma da fuoco.

Il 12 settembre, nel cuore della notte, in via Piave, il diciannovenne senegalese Fass Mouhamed, fedina penale immacolata, reputazione illibata (tranne qualche piccolo precedente di polizia), ha esploso, in rapida sequenza e a distanza quasi ravvicinata, bei sei colpi di revolver all’indirizzo del trentaseienne barese Ciro Gaudino, barese, vecchia conoscenza forze dell’ordine. Il cittadino extracomunitario, immortalato dagli obiettivi di alcune telecamere di sicurezza, ha confessato agli investigatori della Squadra mobile di Bari di aver aperto il fuoco all’indirizzo di Gaudino al culmine di un litigio violento scoppiato per ragioni riguardanti il furto di una motocicletta.

Ha tirato fuori dalla cintola dei pantaloni il revolver ed ha premuto per sei volte il grilletto, colpendo di striscio il rivale e centrando in pieno la portiera, lato guida, della sua Fiat Panda (di Gaudino) parcheggiata nei pressi di piazza De Amicis.

All'interno della vettura i poliziotti hanno recuperato una mazza da baseball. Per questo il trentaseienne è stato denunciato in stato di libertà per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere. Insomma un regolamenti di conti tra due figure di spessore criminale (inteso come capacità di commettere crimini) quasi insignificante.

Venerdì sera la scena potrebbe essersi ripetuta tra soggetti dal grilletto facile, decisi a chiudere un regolamento di conti nel sangue, legati al mondo della criminalità da strada. Questa la prima ipotesi ma gli investigatori, almeno per il momento, non escludono altro genere di scenari. Da quello che si è saputo i duellanti si sarebbero affrontati a viso aperto (e scoperto), l’uno, impugnando un’arma automatica, l’altro una pistola.

Esaminando la scena della sparatoria i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche, non hanno repertato macchie di sangue. Questo induce a ipotizzare che i duellati siano usciti illesi dalla sparatoria. Supposizione confermata dal fatto che nessuno si è presentato negli ospedali della zona con una ferita di arma da fuoco. L’unico a rimetterci è stato l’unico testimone oculare dello sparatoria, un cane raggiunto da un proiettile vagante, soccorso e trasportato in una clinica veterinaria. Ancora una sparatoria per strada, ora la città ha paura.

La dichiarazione del sindaco Binasia: «Ancora una volta. Ancora nel centro di Modugno, questa volta a due passi dal nostro asilo nido. Alle 19.00. Non a notte inoltrata. L’ennesima sparatoria ha scosso la nostra città, portando con sé panico e paura. Non possiamo e non dobbiamo abituarci a questa violenza. La parte onesta della nostra città deve reagire. Dobbiamo unirci e denunciare. Invito ciascuno di voi a essere protagonista di questo cambiamento. Solo insieme possiamo costruire una Modugno più sicura e solidale. È tempo di agire, di proteggere ciò che amiamo e di restituire speranza alla nostra comunità».

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