Sabato 06 Settembre 2025 | 14:48

Altri due casi di delfini spiaggiati nel Barese, il Wwf: «Se agonizzanti mai spingerli al largo»

 
ANTONIO GALIZIA

Reporter:

ANTONIO GALIZIA

Altri due casi di delfini spiaggiati nel Barese, il Wwf: «Se agonizzanti mai spingerli al largo»

I bagnanti hanno provato a rimettere in mare entrambi gli esemplari in fin di vita

Mercoledì 07 Agosto 2024, 17:41

BARI - Da giorni si segnalano lungo il litorale a sud di Bari e a nord di Brindisi, casi di delfini spiaggiati, in fin di vita, che persa la loro rotta vengono trasportati dalle correnti sulla costa. Dopo i diversi ritrovamenti di Stenelle e Tursiopi, alcuni in avanzato stato di decomposizione, nelle scorse ore sono giunte due nuove segnalazioni alla Capitaneria di porto di Bari e al Centro recupero del Wwf di Molfetta. Un delfino giovane, specie Stenella, è stato notato quasi immobile in una insenatura in località Cozze a Mola di Bari. Inizialmente si temeva che fosse morto, ma quando i bagnanti hanno notato che si muoveva, si sono avvicinati al mammifero marino in difficoltà per tentare di spostarlo in acque più profonde e orientarlo verso il largo. Un intervento che non ha tuttavia consentito l’accertamento, da parte degli esperti, delle condizioni del cetaceo, forse ferito da qualche elica delle tante imbarcazioni in navigazione, forse caduto in una rete a strascico e rilasciato, forse ammalato o in asfissia per aver ingurgitato plastiche.

Il secondo delfino, in questo caso uno Zifio giovane, di circa 4 metri, esemplare raramente avvistato nell’Adriatico perché preferisce le acque profonde, per esempio, della costa ionica, «ha battuto un po’ tutta la costa di Monopoli - racconta Pasquale Salvemini, responsabile del Centro di recupero del Wwf - le prime segnalazioni ci sono arrivate alle sette e un quarto. Era a nord di Monopoli. Poi è sceso. Nuotava lentamente, a pelo d’acqua, senza fare immersioni. Nel pomeriggio, invece, dopo che in mattinata alcuni bagnanti hanno tentato di allontanarlo e di portarlo al largo, a qualche decina di metri dalla spiaggia, comunque il delfino si è spiaggiato intorno alle 16 in zona Capitolo, da lì poco dopo i bagnanti lo hanno rimesso in mare e dato che c’era un po’ di corrente di maestrale, il mare se l’è ripreso facendolo scivolare verso Baia del Sole».

Qui lo Zifio si è spiaggiato non del tutto sul bagnasciuga e anche in questo caso i bagnanti, pensando di poterlo trarre in salvo, lo hanno rimesso in mare. Da lì si son perse le tracce del delfino. «Eravamo pronti ad analizzarlo - afferma Salvemini - perché lo Zifeo è un cetaceo molto difficile da vedersi nell’Adriatico. Però se ne sono perse le tracce». Le Capitanerie di Monopoli e Brindisi hanno monitorato il litorale anche più a sud, senza ricavare alcuna indicazione. Si presume che le correnti possano averlo portato al largo e sicuramente, secondo gli esperti, nei prossimi giorni le correnti lo spingeranno nuovamente sulla costa. «Quando il delfino arriva sotto costa significa che nel 99 per cento dei casi è già morto. Anche l’idea di spingerlo al largo allunga solo l’agonia perché si stressa l’esemplare che vuole tornare sulla terraferma. Allontanarlo è inutile perché andrà a morire dove lo porterà la corrente marina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)