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Caso Bari, Viminale: «Tempi record per commissione di accesso? Falso»

 
Redazione online

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Caso Bari, Viminale: «Tempi record per commissione di accesso? Falso»

Commissione d'accesso Antimafia a Bari

Cosi riferiscono fonti del Viminale: «In altri casi la nomina è stata più veloce»

Venerdì 05 Aprile 2024, 18:09

BARI - Non ci sono stati tempi record per la nomina della commissione di accesso al Comune di Bari. Lo precisano fonti del Viminale.

Il 26 febbraio scorso, ricordano dal ministero, è stata data esecuzione a provvedimenti cautelari a carico di 137 persone. La prefettura di Bari lo stesso giorno ha comunicato all’Interno gli arresti domiciliari di una consigliera del Comune, e il giorno successivo ha inviato note integrative fornendo ulteriori elementi informativi. Il 4 marzo il Viminale, a fronte dei gravi elementi emersi dall’indagine giudiziaria - tra i quali il commissariamento ai sensi del Codice antimafia dell’Amtab, azienda partecipata al 100% dal Comune - chiedeva al prefetto del capoluogo di avviare una specifica attività di monitoraggio, sui cui esiti lo stesso riferiva con nota del 15 marzo, chiedendo di valutare il conferimento della delega per l'esercizio del potere di accesso ispettivo.

Il prefetto di Bari, nell’esercizio della delega poi conferitagli, il 22 marzo nominava la Commissione di accesso, dopo 25 giorni dall’esecuzione dei citati provvedimenti cautelari. Non si tratta quindi. rilevano al Viminale, di «tempi record». In casi analoghi, a fronte di rilevanti operazioni giudiziarie che hanno interessato altri Comuni, le tempistiche sono state in alcuni casi anche più brevi. Per Anzio e Nettuno, al tempo entrambi guidati da giunte di centrodestra, l’accesso fu disposto il 21 febbraio 2022, dopo soli 4 giorni dall’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare nell’ambito della cd. «operazione Tritone». A Lamezia Terme l’accesso fu disposto l’1 giugno 2017, dopo appena 9 giorni da un’operazione giudiziaria eseguita il precedente 23 maggio. Anche questo Comune era guidato da una giunta di centrodestra. L’accesso a Reggio Calabria fu disposto il 12 gennaio 2012, a 22 giorni da una vasta operazione giudiziaria.

Anche nel corso del mandato di Piantedosi - in cui sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose 15 Comuni (4 di centrodestra, 3 di centrosinistra e 8 liste civiche) - sono stati disposti accessi nel termine di: 14 giorni, proseguono dal ministero, per Melito di Napoli (Na) e Moio Alcantara (Me), 15 gironi per Rende (Cs), 21per Castiglione di Sicilia (Ct) e 24 per Sparanise (Ce). Senza considerare il Comune di Caivano per il quale è stato disposto lo scioglimento diretto, senza accesso ispettivo. 

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