BARI - Il malato di tumore non deve essere costretto (anche) a fare i conti con la difficoltà di prenotare gli esami necessari al suo percorso di cura. Ha diritto a quella che si chiama un’agenda riservata con tac, ecografie e risonanze magnetiche in tempo utile per la visita successiva. Se ne parla da anni, in Italia lo fanno solo tre-quattro grandi centri specializzati in oncologia. Da dieci giorni ha cominciato a farlo la Asl di Bari: è il medico specialista a occuparsi delle prenotazioni.
L’importanza di questa novità può essere raccontata, volendo, con il suo opposto. Cioè con le parole di quel primario oncologo dell’Irccs di Bari che per estorcere denaro ai pazienti puntava proprio sullo stress psicologico di chi, già provato dalla malattia, doveva pure fare la coda per mendicare una Tac.
«O venite da me una volta al mese e sprecherete 150 euro al mese - diceva intercettato il dottor Vito Lorusso - perché io vi faccio l’appuntamento preciso , non fate le code… Altrimenti vai nella cavaiola del mattino». Alla Asl di Bari, che concentra l’attività oncologica all’ospedale San Paolo (più un reparto satellite ad Altamura), hanno proprio azzerato la confusione, almeno per chi deve curare il tumore.
«Al paziente - dice il direttore dell’Oncologia del San Paolo, Francesco Giuliani - bisogna garantire la presa in carico ottimale, che non significa assicurare semplicemente la diagnosi, l’assistenza medica e il follow-up. Ma anche evitando che il paziente neoplastico debba andare in giro per cercare dove fare l’esame». Ecco che grazie alla nuova organizzazione è lo stesso specialista che, al momento della visita, indica al paziente il giorno e il luogo dell’esame, possibilmente nel posto più vicino a casa sua...